Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

15 mila firme per chiedere la sacrosanta interruzione delle relazioni diplomatiche tra Italia ed Egitto

Due anni or sono che i rapporti tra Italia ed Egitto si sono normalizzati, dopo una tempesta diplomatica, anche se qualcuno dall'Egitto manovrava dietro le quinte cercando di mantenere i rapporti in equilibrio e saldi tra i due Paesi, invocando la millenaria amicizia tra Italia ed Egitto. Una tempesta scatenata come reazione alle calunnie e menzogne di una delle più temibili dittature di questo secolo con cui il sistema Italia fa affari e punta ai sei miliardi di interscambio commerciale. Record. E' colpa dell'Egitto e solo dell'Egitto se si chiede con 15 mila firme il richiamo dell'Ambasciatore italiano.
Ha fallito l'ambasciatore italiano, il compito sulla verità per Giulio, è invece riuscito perfettamente in quello di saldare i rapporti tra i due Paesi. Giulio è stato ammazzato in Egitto, dal sistema di potere egiziano o complice dello stesso. Ad oggi non ci sono altre strade da percorrere, perchè il muro egiziano alzato è invalicabile e l'unico modo per arginarlo o superarlo è l'isolamento ed il non considerarlo più come amico. Come si può considerare amico un Paese dove è stato ammazzato un tuo giovane cittadino senza che questo muova un solo dito per verità e giustizia? Certo, se il tuo amico non la chiede realmente e seriamente e non si attiva concretamente ma si pone solo con fumosi bla bla bla di stile, perchè mai dovrebbe venirti incontro l'Egitto che certamente è tutto tranne che campione di democrazia? Più il tempo passa, e più comunque gli interrogativi che sorgono e possono sorgere, incrementano in una vicenda dove andrà fatta piena luce e prima o poi questa luce verrà fatta, è solo questione di tempo.

mb

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