La denuncia dell'Avanti su D'Annunzio a Fiume: era tutto previsto, "D'Annunzio andava arrestato e rimandato in Italia"

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Interessante notare le reazioni dei principali quotidiani sulle voci che volevano D'Annunzio entrare in Fiume in quel 12 settembre del 1919. L'Avanti, non era però sorpreso da quanto accadde, anzi, tendeva ad evidenziare che quell'intento di D'Annunzio era nell'aria  da tempo e che il ministro della guerra nulla fece per fermarlo. "Da un po' di tempo erano segnalate partenze alla spicciolata per Fiume di giovani e dì ufficiali: da Bari, Ancona e di altri porti del litorale. A Roma si era costituito un Comitato apposito per le spedizioni a Fiume, che aveva sede in corso. Umberto, n. 103, presso l'Associazione Trento e Trieste. D'Annunzio, del  resto, non   faceva   mistero  nei discorsi  e  persino  negli  articoli, del  suo  proposito". Curioso notare che si scrisse che D'Annunzio partì da Ronchi in motoscafo, ciò a dimostrazione del fatto che la località di Ronchi era totalmente sconosciuta ai più: "Egli  è  par...

Incredibile ma vero. L'Abruzzo lancia gemellaggio con la Repubblica di Croazia per l'occupazione di Fiume

Diciamolo pure, sul centenario dell'occupazione di Fiume sta succedendo di tutto. Gli opposti non solo si attraggono ma si fondono per dare luogo ad un qualcosa che neanche la mente letteraria più diabolica forse riuscirebbe a partorire. Dove hai fascisti che negano il carattere fascista della marcia di Fiume pur di riabilitarla, vendendosi l'anima all'anarchia, destri che diventano quasi comunisti ricordando, la fake news che Lenin riconobbe il carattere rivoluzionario di quella roba militarista, e comunisti e anarchici che ne denunciano invece e correttamente il carattere nazionalista, eversivo e militarista e fascista. Ma il paradosso lo si raggiunge in Abruzzo. Cioè si celebra l'occupazione di una città straniera, Fiume, avvenuta con un atto eversivo, antislavo, che anticipò i processi di italianizzazione forzata, e cosa di propone? Il gemellaggio con la Repubblica di Croazia.  Non è uno scherzo. Con la Legge 16 luglio n° 20 del 2019 La Regione Abruzzo, in attuazione dell'articolo 8 dello Statuto regionale, "intende valorizzare l'apporto di un illustre abruzzese quale Gabriele D'Annunzio all'evoluzione storica, sociale e culturale della Repubblica in occasione dell'impresa di Fiume del 12 settembre 1919". All'articolo 2 si legge: "Per le finalita' di cui all'articolo 1, la Regione organizza un evento celebrativo da tenere nel mese di settembre 2019 nella citta' di Pescara e nei luoghi dannunziani delle quattro province in occasione del centenario dell'impresa di Fiume guidata dal poeta abruzzese Gabriele D'Annunzio.  Per le medesime finalita', la Regione favorisce iniziative di gemellaggio con la Repubblica di Croazia."  Ovviamente si stanziano un bel pò di soldini pubblici per questa celebrazione. Una vera inezia rispetto a quello che succede dalle parti di Trieste, ma pur di cifre importanti si parla, 150mila euro per la "Celebrazione del centenario di D'Annunzio e la citta' di Fiume". 
Forse agli abruzzesi è sfuggito che nel 2017 l'Ambasciata della Repubblica di Croazia ha preso una posizione netta di contrarietà a queste celebrazioni. Oppure forse è sfuggita la durissima presa di posizione del Sindaco della città di Fiume sulle celebrazioni in atto a Trieste sull'occupazione di Fiume, reputando D'Annunzio come un "tiranno".

mb

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