Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

Il maestro Camilleri e il confine orientale.Dal suo amore per Trieste, alla zia slovena, passando da Bellosguardo







Il maestro Camilleri lascerà un vuoto incolmabile nella storia della letteratura italiana e mondiale. Aveva un suo fascino, era arguto, pungente, ironico e profondo. Certo, non tutto poteva essere condivisibile delle sue visioni, dei suoi pensieri, come è normale che sia, ma è stato uno degli ultimi grandi maestri che ha attraversato il '900 riuscendo a comunicare con tutte le generazioni con le quali si è confrontato. Dall'immaginaria Vigata all'immaginario Bellosguardo, il passo non è stato breve, anzi, è stato lunghissimo. Ci vorranno anni ed anni per veder coinvolto il Friuli Venezia Giulia nelle indagini del Commissario d'Italia, Montalbano. Da Trapani a Ronchi, mescolando insieme frammenti meravigliosi del Friuli, come il ponte del Diavolo di Cividale, Venzone, il Natisone, nascerà Bellosguardo. Non apprezzata da tutti questa inventiva, ma ha fatto parte della storia del cinema e della cultura italiana. Ma il legame continua con queste splendide terre. Sarà triestina la protagonista de Il sorriso di Angelica, si chiamava Cosulich di cognome e come riporta il Piccolo del 2016  «il commissario è già venuto dalle vostre parti. È andato anche in Trieste, in un racconto, se non sbaglio in vettura letto». Ci saranno i versi di Virgilio Giotti, che poteva conoscere soprattutto una persona di cultura profonda come Camilleri e amante di Trieste. Infatti, lo stesso maestro in quell'intervista del 2016 affermava che  «ho lavorato a lungo a Trieste, tanto alla radio per la regia di alcune opere di Fulvio Tomizza e anche per una ripresa televisiva del Teatro Stabile. È una città che amo assai e che ricordo anche da lontano attraverso i versi di Saba». Ma il legame va anche oltreconfine. In Slovenia. Il Primorski ricorda che la zia dello scrittore Andrea Camilleri era slovena. Suo zio Gino, era sposato con Maria, una donna slovena con cui viveva a Livorno. Questo legame del maestro con questa terra andrà sicuramente riconosciuto e valorizzato a dovere. 

 mb

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