A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

Nessuna mini muraglia cinese da 232km tra Italia e Slovenia, ma le barriere diffuse arriveranno

Stava facendo il giro d'Italia, non ciclistico, la sparata delle ultime ore, fatta passare per licenza poetica, alla fine. Il muro di 232 km che dovrebbe separare il Friuli Venezia Giulia dai Balcani, dall'Est. Una roba catastrofica, di una irresponsabilità unica. Manco che fossero arrivati in FVG migliaia di migliaia di migranti. La rotta balcanica è stata in passato solo sfiorata dalla nostra regione, con una situazione in parte gestita malissimo, e diventata oggetto di strumentalizzazione politica, che alla fine ha pagato, visto che paure, muri e nazionalismi continuano ad avanzare con forza. Percentuali irrisorie rispetto alla popolazione residente sono state determinanti per cagionare una situazione sconcertante. Non arriverà nessun muro tra Italia e Slovenia, di 232 km, anche perchè impossibile da realizzare, non ci sarà nessuna muraglia cinese, ma delle barriere, diffuse, sì. Queste probabilmente arriveranno. Tra il Carso triestino e isontino. Insomma, si passa dall'accoglienza diffusa, alle barriere diffuse. Il confine orientale verrà blindato, militarizzato. Dall'Italia verranno rispediti in Slovenia, come già succede, e dalla Slovenia alla Croazia e dalla Croazia da dove sono arrivati. Insomma, un respingimento a colpi di muri, barriere, reticolati, sospensioni di Schengen, e soprattutto con la rivalutazione del sistema di Dublino che ora da alcuni non viene più criticato ma difeso anche perchè la palla verrebbe scaricata al primo paese dove i migranti approdano e ricevono accoglienza, e visto che i porti si stanno chiudendo e il confine orientale pure, insomma, non sarebbero più problemi nostri. E l'Europa, in tutto ciò, si va a fare benedire.

mb

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