L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

La rimozione dello striscione di Giulio dal palazzo della Regione.Un torto a Giulio, un favore a chi nega verità e giustizia



Per rimanere in termini calcistici, visto che l'occasione è stata data dagli Europei Under 21 di Calcio, con le bandierine esposte in ogni palazzo istituzionale di Trieste, la rimozione dello striscione con il quale si chiede la verità per Giulio, è un bell'assist al dittatore egiziano Al Sisi. Che se la starà ridendo in questo momento. In quel Paese dove hanno ammazzato Giulio, negato verità e giustizia. E quello striscione a questo serviva. A ricordare che verità e giustizia per Giulio, non c'è. Uno striscione che ha dato fastidio, nell'ottobre del 2016 venne rimosso dal palazzo del Municipio di Trieste, e nell'immediatezza rispose la governatrice della Regione esponendolo. Dopo tre anni, viene tirato via. Uno schiaffo che non viene dato a chi ci crede in quello striscione, ma alla famiglia di Giulio prima di tutto. Che vive in questa regione, che è di questa regione. Giulio era friulano, era cittadino di questa regione, pur essendo cittadino del mondo. Dopo 40 mesi di insulti, offese, denigrazioni, tutto ci si poteva aspettare, tranne che l'ammaina striscione da parte della Regione di Giulio. Certo, si sapeva che era cambiato il colore politico, ma si confidava nel buon senso, perchè il percorso di verità e giustizia non ha colore politico, interessa tutti, e tutte. Se ogni volta che lo striscione era a rischio si alzava l'attenzione, la denuncia, non era sicuramente per strumentalizzare la questione per motivi politici.Sostenere ciò è una cosa inaccettabile. Semplicemente era un gesto di attenzione, perchè quel vuoto era un vuoto che non doveva esserci, e si pretendeva la massima attenzione, perchè la partita in ballo è enorme. Non stiamo parlando di noccioline, ma dell'Egitto, una potenza mondiale, una dittatura legittimata dalla principali democrazie occidentali. Aver rimosso quello striscione è un torto che si fa a Giulio,nella regione di Giulio, alla famiglia di Giulio, alla causa della verità e giustizia è un favore che si fa a chi nega verità e giustizia per Giulio.  Sarebbe importante che a questo punto, come risposta, tutti i Comuni della regione del Friuli Venezia Giulia esponessero già da domani lo striscione per la verità per Giulio.
mb

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