Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

A Marina Julia di Monfalcone vanno tradotti anche in bengalese gli avvisi per i bagnanti


Nel monfalconese ci sono migliaia bengalesi circa 3 mila. E anche loro frequentano Marina Julia di Monfalcone. La località balneare frequentata ogni estate da migliaia di persone, tra cui i bengalesi, come tutti, d'altronde. 
Il cartello che indica spiaggia libera e avvisa a stare attenti perchè la balneazione non è sicura, lì dove collocato, è tradotto in inglese, tedesco, sloveno oltre che ovviamente in italiano. Manca il bengalese. In bengalese è stato tradotto che nei luoghi pubblici non si può entrare con il velo. Un cartello, che tra le altre cose, non tiene conto di quanto sentenziato dalla Corte di giustizia europea con la sentenza del 18/09/2018 n° 3413/09 la quale ha affermato che inibire il velo islamico in pubblico significa compromettere il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione. Dunque una legge che voglia vietare il velo integrale o parziale in luoghi pubblici è da considerarsi come atto che faciliti una discriminazione volta a pregiudicare il diritto al rispetto della vita privata. Fatto, a detta dei giudici, che non può essere tollerato in una società democratica.

Visto che la balneazione in più luoghi non è sicura, e visto che i bengalesi in quel posto a farci il bagno ci vanno, come tutti, sarebbe opportuno integrare il cartello in bengalese. Oppure il bengalese può andare bene solo per ricordare a questi cittadini di Monfalcone i "doveri" imposti da specifiche ordinanze?
mb

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