La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il 17 maggio la scuola in sciopero e in piazza contro la scuola del prima gli


Non ci saranno i sindacati più rappresentativi in base all'intesa stipulata con il governo, ma lo sciopero, dai Cobas ed altre realtà, per il 17 maggio, è stato mantenuto. Cade in una data fondamentale, a pochi giorni dalle europee, uno sciopero che ha come scopo quello di denunciare che la marcia per la regionalizzazione della scuola pubblica non si è arrestata, non si è fermata, ma c'è. Il pericolo c'è. Certo, è anche vero che nel contesto sociale nel quale viviamo, di distruzione totale e disunità notevole, nella logica dell'ognuno pensi a se stesso, con una fame di lavoro enorme, che regionalizzazione significherebbe prima io che tu, per tanti non sarebbe un qualcosa di negativo, ma regionalizzazione della scuola, calata dall'alto, significa compromettere l'architettura costituzione dell'unitarietà del sistema d'istruzione italiano, dalla questione lavoristica a quella didattica. 
I Cobas, come hanno reso noto in un comunicato, confermano e rilanciano lo sciopero della scuola "per il 17 maggio contro la regionalizzazione dell'istruzione, ma anche per un contratto con aumenti salariali che recuperino almeno il 20% di salario reale perso negli ultimi anni; per l'assunzione di tutti/e i precari/e con 36 mesi di servizio; per l'aumento degli organici ATA; per dire NO all'Invalsi come strumento di valutazione delle scuole, dei docenti e degli studenti, inseguendo la disastrosa "didattica delle competenze", e No ai sorteggi che ridicolizzano l'Esame di Stato. Invitiamo a scioperare con noi anche gli iscritti/e dei Cinque davvero intenzionati a battersi contro la distruttiva regionalizzazione, oltre che per un contratto con consistenti recuperi salariali e per l'assunzione stabile di tutti i precari.Nella stessa giornata, insieme ad altre organizzazioni che hanno mantenuto lo sciopero per il 17 maggio e ad associazioni che si battono contro la regionalizzazione, effettueremo una manifestazione nazionale a Roma a Montecitorio".

mb

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