Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

La nuova rivoluzione è iniziata: Extinction Rebellion



Non c'è altro modo che chiamarla come deve essere chiamata. Rivoluzione. E questa rivoluzione seppure il sistema ha cercato con i suoi strumenti di incanalarla sui propri binari, cosa che cercherà di fare ancora, la strada intrapresa dal movimento globale Extinction Rebellion è chiara. E' incompatibile con questo sistema.
Può dialogarci, ma è questo sistema la causa del malanno in cui si trova la Terra e di cui può sancirne la fine.
E questo sistema, il movimento, lo sfida, lo vuole cambiare.
Forza apartitica, ma profondamente politica e ideologica.
Anche se alcuni media ovviamente mentono, sapendo di mentire, negano tutto ciò.
Come chiari sono i loro punti sintetici richiamati in modo semplice ed efficace sul sito internet di riferimento . Si parla di mobilitare il 3,5% della popolazione per ottenere il cambio di sistema usando idee come "Organizzazione guidata dal momento" per raggiungere questo obiettivo.Abbattere le gerarchie del potere per una partecipazione più equa. Rivendicano l'essere una rete non violenta, con lo scopo di creare "collettivamente le strutture di cui abbiamo bisogno per sfidare il potere". Più chiari di così non potevano essere.

Greta ne è una espressione, la più importante, di questo movimento, ma non l'unica. Sono soprattutto i giovani a mobilitarsi, ma quello che si cerca non è uno scontro generazionale, ma una rete di solidarietà. Sicuramente chi fino ad oggi ha governato è responsabile della situazione sociale e climatica nella quale ci troviamo. Si sfida il capitalismo. Questo è evidente. A Londra si sono registrati centinaia di arresti, la BBC parla addirittura di oltre 1000 attivisti arrestati in pochi giorni, per azioni variegate di disobbedienza civile. Libere scelte consapevoli di azioni di disobbedienza. Perchè non avevano altra strada per rompere la sordità del muro governativo. E Londra è solo una tappa di un qualcosa di enorme che crescerà giorno dopo giorno.   

#ExtinctionRebellion e #SchoolStrike4Climate sono gli hashtag più diffusi. Ed un giorno cruciale sarà sicuramente l'Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra in programma il 22 aprile e istituita dalle Nazioni Unite per sollevare l'attenzione sulla tutela del pianeta. Come si riporta nel sito della ribellione alla fine del 2018, il Segretario generale delle Nazioni Unite ci ha avvertito :
  • L'umanità e la vita sulla Terra ora affrontano una "minaccia esistenziale diretta"
  • Il mondo deve agire rapidamente e in modo robusto per mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5 ° C e cercare di evitare impatti assolutamente catastrofici sulla vita sulla Terra.
Dobbiamo agire mentre siamo ancora in grado di farlo. Quello che stiamo vedendo ora non è nulla in confronto a quello che potrebbe venire. Gli effetti sulla società umana globale, se il clima e l'emergenza ecologica non vengono affrontati, possono andare fuori controllo.
  • Innalzamento del livello del mare
  • desertificazione
  • Incendi boschivi
  • Mancanza d'acqua
  • Fallimento del raccolto
  • Tempo estremo
  • Milioni di sfollati
  • Malattia
  • Aumento del rischio di guerre e conflitti
Insomma, una nuova rivoluzione è sicuramente iniziata e difficilmente si tratterà di fumo,o di iniziative passeggere all'Occupy. Qui la partita in gioco è enorme e riguarda più fronti. 
mb


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