Si ripristini a Ronchi la storica lapide della strage nazifascista del 15 settembre '43, il massacro di 8 soldati

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Il 15 settembre del 1943, cioè pochi giorni dopo la costituzione della storica Brigata Proletaria, quando mille partigiani si ritrovarono a Selz per cercare di arrestare, con la battaglia di Gorizia, l'avanzata nazista, a Ronchi si realizzò una strage per mano nazista, che comportò la morte di 8 soldati. Come avevamo già ricordato recentemente sulle pagine del Piccolo, di questa tragedia ne fu realizzata una specifica scheda storica per iniziativa di Luzzi, nell'importante atlante delle stragi nazifasciste e quella del 15 settembre '43 è stata l'unica avvenuta a Ronchi. Per anni venne realizzata una cerimonia,  il parroco, don Falzari, fece innalzare nell’immediato dopo guerra una lapide con una croce ed una scritta sul marmo nero: Tendenti alla Patria, freddati dal piombo ai piedi del Carso, qui sostano i loro corpi per riprendere la via alla Patria eterna nella resurrezione finale. Req. aet. dona eis Domine et lux perpetua luceat con i solo nomi dei tre allora...

Ritorna la corsa per Trieste







Controllare Trieste e Fiume significava controllare l'Alto Adriatico e l'entroterra di riferimento. Due città che con i propri porti hanno sempre fatto gola, poi, per conquistarle, si è condito il tutto con le grida nazionalistiche, viva questo o viva quello. Passando da due guerre catastrofiche mondiali, e rischiando, per la questione di Trieste, la terza guerra mondiale. Cosa che nessuno avrebbe mai voluto affrontare dopo anni di logorio e distruzione. La corsa per Trieste, come verrà chiamata da Geoffrey Cox, ufficiale dell'intelligence della seconda divisione neozelandese incaricata di conquistare Trieste, ha creato enorme tensione. Blocco occidentale da un lato, blocco jugoslavo/sovietico, dall'altro. Una corsa tra vincitori nella seconda guerra mondiale. Poi, sappiamo come è andata, dopo peripezie, divisioni del territorio, confini e frontiere. Nel mondo, come è noto, la Cina sovrasta tutti, e quando l'economia cinese rallenta, ne risente tutta quella mondiale, in una società globale, come ha fatto presente recentemente l'OCSE, che deve evitare il rischio di una nuova recessione, cosa che avrà delle conseguenze tremende se avrà luogo. La Cina è da tempo che investe nell'area Europea. Europa da sempre figliastra degli Stati Uniti d'America. Tanto che c'è il  chiaro progetto del sovranismo europeo che dovrebbe portare alla creazione degli Stati Uniti d'Europa. Hanno investito ad Anversa, hanno rilevato il porto del Pireo, puntano ai cinque porti dell'Adriatico per averne il controllo totale, tra cui ci sono, Fiume e soprattutto Trieste e Capodistria. Oltre che Venezia e Ravenna. Dicono che Trieste non è la Grecia. Che non faremo la fine del Pireo. Viste le condizioni dell'Italia effettivamente si rischia forse di far peggio? Chissà. Senza alcun pregiudizio su Trieste si registra uno scontro politico internazionale importante. Come emerge sul Piccolo. Da parte americana fanno presente di essere infastiditi dalle mani cinesi su Trieste, da parte cinese, invitano l'Italia a sganciarsi dagli USA. Ancora una volta Trieste si trova nel mezzo di una contesa internazionale importante e dovrà decidere da che parte stare.  Cina o USA?

mb


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