Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Il "gemellaggio" tra scuole, tra Trieste e Corsico, sotto il segno della libertà e della storia



Il momento d'incontro sarà in quel luogo di cui Trieste avrebbe fatto bene a meno, ma che ha segnato in modo indelebile la sua storia. Per ciò che ha rappresentato ed è stato, prima, durante e dopo. Liberato il primo maggio del '45 dai partigiani, la risiera di San Sabba, monumento nazionale con decreto presidenziale del 15 aprile del 1965, dimenticato per lungo tempo. Sarà solo grazie all'operato di un giornalista sloveno del Primorski, Albin Bubnic, all'operato dell'associazione nazionale ex deportati, dell'Istituto per la storia del movimento di liberazione del FVG, della comunità israelitica di Trieste ed altre realtà antifasciste che la vicenda del lager emerse con forza seppur lentamente. E quel luogo, unico esempio di Lager nazista in Italia, continua ad essere, giustamente, meta di visite da parte di scolaresche da tutta Italia e non solo. Collocato nella prima periferia di Trieste, non invisibile. E gli studenti studenti dei licei G. B. Vico - Milano (Corsico) e F. Petrarca - Trieste -effettueranno un gemellaggio, definito, informale, sotto il segno della storia, e della libertà. Conoscendo e confrontandosi su cosa ha rappresentato quel luogo. Verrà proiettato anche  il film "1938 Vita amara" di Sabrina Benussi, realizzato in collaborazione con gli allievi della classe 4^ del Liceo Petrarca, ci sarà la presentazione del film "Ondina Peteani, Auschwitz e la libertà" a cura della storica Anna Di Gianantonio. Film diretto dalla regista toscana Tamara Pastorelli per Marco Polo TV, parte della serie televisiva "La Forza del destino - Storia di Donne che hanno cambiato la Storia" trasmesso da SKY TV International il 27 gennaio, Giorno della Memoria: 


Il tutto avverrà il 3 aprile, dove sicuramente non mancherà un pensiero per Giulio Regeni, visto che quel giorno saranno 3 anni e due mesi dalla sua atroce scomparsa, e visto che il Liceo Petrarca era la scuola frequentata a Trieste da Giulio, ma non solo per questo. I ragazzi di Corsico verranno accolti, come viene comunicato anche dalla presenza di  Gianni Peteani, Presidente del Comitato permanente Ondina Peteani, e con il saluto del prof. Giovanni Fraziano, Delegato del Rettore dell'Università di Trieste oltre ovviamente che con l'importante presenza dei docenti delle rispettive scuole che hanno voluto questa iniziativa. Questo evento si svolgerà in collaborazione  con il Circolo della Stampa di Trieste.  Da segnalare che il portale  didattico nazionale Atuttascuola e il Comitato permanente Ondina Peteani si è instaurata una solida collaborazione. E viene comunicato che "Il portale Atuttascuola è orgoglioso di ospitare nella pagina web www.atuttascuola.it/ondina/ tutti i contributi, i video, gli audio e gli articoli che Gianni Peteani va realizzando in ricordo della madre e di chi, come lei, ha dato la vita per ideali così alti, che gli studenti e i giovani di oggi seriamente impegnati con se stessi trovano in sintonia con le proprie aspirazioni più profonde."
Insomma, ennesima importante iniziativa, che, pur cadendo in un periodo difficile e non solare per Trieste, si riesce ad intravedere uno spiraglio di luce, nei giovani, che attraverso la conoscenza ed il confronto, potranno sicuramente gettare le basi per una società degna di essere civile e rispettosa dei diritti umani.
mb

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