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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Se nel giorno dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema,Renzi a Trieste visita solo la Foiba di Basovizza

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Il 12 agosto cade l'anniversario dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, crimine commesso dai soldati nazisti della 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer-SS",oltre 500 i civili ammazzati, centinaia i bambini. Nei social era una delle parole chiave della giornata. Ed in tale giorno uno dei due Matteo protagonisti di questa pazza estate politica, Renzi, era a Trieste. E si reca alla Foiba di Basovizza parlando di memoria che non fa i conti con il proprio passato. Ora, premesso che la "foiba" di Basovizza è un sito chiamato a rappresentare tutte le foibe, fatti storici ampiamente giudicati dalla storia e condannati dalla storia, perchè ha scelto di recarsi lì in questa giornata? Scegliendo un sito dove, come è noto, è stata anche costruita dai più una narrazione tossica nazionalistica, antislava e anticomunista, strumentalizzando le vittime innocenti? Ognuno è libero di scegliere quale memoria voler preservare. Ci mancherebbe. Sarebbe potut...

Il "gemellaggio" tra scuole, tra Trieste e Corsico, sotto il segno della libertà e della storia

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Il momento d'incontro sarà in quel luogo di cui Trieste avrebbe fatto bene a meno, ma che ha segnato in modo indelebile la sua storia. Per ciò che ha rappresentato ed è stato, prima, durante e dopo. Liberato il primo maggio del '45 dai partigiani, la risiera di San Sabba , monumento nazionale con decreto presidenziale del 15 aprile del 1965, dimenticato per lungo tempo. Sarà solo grazie all'operato di un giornalista sloveno del Primorski, Albin Bubnic, all'operato dell'associazione nazionale ex deportati, dell'Istituto per la storia del movimento di liberazione del FVG, della comunità israelitica di Trieste ed altre realtà antifasciste che la vicenda del lager emerse con forza seppur lentamente. E quel luogo, unico esempio di Lager nazista in Italia, continua ad essere, giustamente, meta di visite da parte di scolaresche da tutta Italia e non solo. Collocato nella prima periferia di Trieste, non invisibile. E gli studenti studenti dei licei G. B. Vic...

La scuola media di Ronchi alla Risiera di San Sabba di Trieste con l'ANPI ed ANED e rappresentanza del Comune

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E' comunemente noto come il primo e l'unico campo di sterminio presente in Italia, anche se quando venne realizzato Trieste non era propriamente più in Italia ma faceva parte del Zona d'operazioni del Litorale adriatico della Germania nazista. La struttura attuale, rispetto a quella originaria, è stata stravolta, vi è rimasto ben poco dell'originale, il forno crematorio venne fatto saltare in aria dai nazisti, prima dell'arrivo dei Partigiani Jugoslavi, che entreranno nella Risiera non appena giunti in città e liberata la città dall'occupante nazifascista, rinvio a questo link per maggiori dettagli . Il resto venne demolito per diverse ragioni. Vi è pero un plastico che ben evidenzia la originaria struttura della Risiera. E' stato rinnovato lo spazio museale, modernizzato, con diversi video, con le voci che giungono dall'alto, ma a dirla tutta era preferibile la precedente versione.  Ci si poteva soffermare di più su alcuni particolari, vi ...

Trieste: il pannello informativo sulla Risiera di San Sabba ed alcune gravi omissioni

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Recentemente mi sono recato presso la Risiera di San Sabba di Trieste e soffermato a leggere le targhe illustrative collocate dalla Provincia di Trieste all'esterno della Risiera e sulla via Palatucci . Si leggerà in particolar modo che “(..)Nella notte fra il 29 ed il 30 aprile 1945 il forno crematorio e la ciminiera vennero fatti saltare con la dinamite dai nazisti nella convinzione di poter cancellare le prove dei loro crimini.Rimasero però le pareti delle celle su cui erano visibili le scritte, ora ormai quasi illeggibili, lasciate dai prigionieri. Queste preziose testimonianze furono trascritte da Diego de Henriquez nei sui diari ora conservati nel Civico Museo di guerra per la pace che da lui prende il nome. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1965(...)". In quel momento vi era un turista al quale ho chiesto ma secondo lei da chi sono fuggiti i nazisti? Chi è stato a liberare questo luogo? Risponderà: gli americani . No , gli ricorderò, non sono stati gli...