La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il Borgo dei Borghi. In gara per il FVG: Palmanova, Venzone e Polcenigo

Il FVG è una terra composita, un piccolo globo dove si sono intrecciate culture latine, slave e germaniche, che ne hanno connotato la specialità, in una regione estrema d'Italia, che guarda verso Est ma senza mai lasciarsi alle spalle l'Ovest, dove con i suoi 215 comuni e poco più di un milione di abitanti, nasconde tante perle tutte da scoprire. Nel marzo del 2001 nasceva il Club de I Borghi più belli d’Italia su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Dodici, ad oggi, sono quelli del Friuli Venezia Giulia, in realtà tutti della zona del Friuli, come Gradisca, Cordovado, Poffabro, Polcenigo, Sesto al Reghena, Toppo, Valvasone, Clauiano, Sappada, Fagagna,Venzone.
Inizia ora il noto programma il “Borgo dei Borghi – Autunno 2018”.  Una gara tra 60 borghi Italiani in onda dal 3 novembre al 24 novembre 2018 ogni sabato dalle ore 21.10 circa alle ore 23.10 circa su RaiTre. Sono previste tre serate “eliminatorie” (3, 10 e 17 novembre) e una serata “finale” (24 novembre), fatte salve diverse e non prevedibili prioritarie esigenze di palinsesto
Come si legge sul sito della RAI: "I 60 Borghi in gara – tre per ciascuna regione - sono stati selezionati in collaborazione con il Club de “I borghi più belli d’Italia” costituito con il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e dell’Enit (Agenzia nazionale italiana del turismo). 40 borghi – due per regione - sono alla loro prima partecipazione alla gara. Gli altri venti borghi, selezionati tra quelli che hanno partecipato alle edizioni degli anni precedenti del “Borgo dei borghi, sono stati scelti in base ai risultati ottenuti."

Questi quelli in gara per il Friuli Venezia Giulia con le rispettive schede informative tratte dal programma citato: 

Venzone si trova nel territorio del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, nella provincia di Udine. Le sue origini risalgono al 1258 quando si iniziò la costruzione delle fortificazioni con una doppia cinta muraria circondata da un fossato in cui scorresse l'acqua del torrente Venzonessa. Si possono ammirare palazzi cinquecenteschi e l'imponente sistema difensivo; gioielli di architettura sono il Duomo di S. Andrea e il Palazzo Comunale. Un'attenzione particolare va riservata alla ricostruzione dopo il sisma del 1976: il restauro pietra su pietra del borgo è un esempio a livello internazionale. Il piatto tipico è rappresentato dalla polenta con patate e formaggio.

 Palmanova si trova nella zona sud orientale del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine. Deve le sue origini alla Serenissima Repubblica di Venezia che nel 1593 la trasforma in "una macchina da guerra", progettata contro le incursioni, dotata di tre porte fortificate a difesa dei confini orientali del Friuli con una pianta a forma di stella a nove punte. Tra le sue bellezze si può ammirare Piazza Grande con la sua forma esagonale; il Duomo, costruito nel 1615, con la sua fastosa facciata; le Porte (Aquileia, Cividale, Udine) gli unici edifici visibili dall'esterno della Fortezza. Il piatto tipico tradizionale è la trippa, cucinata ogni lunedì giorno di mercato.

Polcenigo sorge lungo le acque del fiume Livenza, nella provincia di Pordenone. Nel Medioevo, sino all'invasione dei Turchi che distrussero tutto nel 1499, poteva vantare numerosi edifici e castelli che, grazie alla Repubblica di Venezia, nel 1571, furono ricostruiti e il paese visse momenti di prosperità. L'unico rimasto è il Castello di Polcenigo costruito su tre piani nel 1738, colpito dal terremoto nel 1976, i ruderi poi consolidati nel 1979. Da visitare: la Chiesa di San Giacomo con Convento del 1450 con all'interno affreschi trecenteschi; la Chiesa di San Floriano del 1200 con annesso parco; la Chiesa di San Rocco costruita nel '500 in onore del santo a difesa della peste. Il piatto tipico è rappresentato dalla trota allo zafferano.

Marco Barone 

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