La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Per fare una sinistra governativa, serve lo scioglimento del PD

Il vero dato che forse sa un pò di miracolo è che il PD, è ancora, seppur di poco, sopra il 10%, in base ai sondaggi diffusi nel Paese. Un partito che neanche dopo 10 anni dalla sua fondazione ha già chiuso il suo ciclo esistenziale e vitale. Troppi gli errori se non gli orrori politici commessi, non si può stare con un piede in due scarpe, e questo partito nel corso della sua storia non si è capito dove piazzarlo, tanto che a volte era più a destra della stessa destra tradizionale. Vedi il disastro compiuto con la scuola, con la riforma sanitaria in FVG, con il disastro delle UTI, robe ufologiche non comprese dai cittadini e soprattutto dalla base di sinistra, per non parlare del lavoro. Un partito che ha perso il suo orientamento, la sua bussola a sinistra, per trascinare tutta la sinistra a picco. Perchè oggi se non tutto ma quasi tutto ciò che sa di sinistra è per semplificazione ed errore identificato con il PD. In Italia non c'è in questo momento opposizione ai gialloverde. Pazzesco. Ma è così. Il Pd non viene identificato dai più come forza di opposizione. E' forse il partito se non il più odiato certamente il meno tollerato di sempre. Solo pensare che possano tornare alla ribalta coloro, uomini o donne che questi fossero, che negli ultimi anni, hanno fatto disinnamorare il popolo della parola sinistra, vengono i brividi. Brividi perchè è necessaria una operazione di azzeramento totale. E' necessario non ricostruire, ma costruire una casa comune, una grande casa comune, dove si possa respirare aria di sinistra, di socialismo, che possa concretamente e non in modo illusorio aspirare a governare il Paese, a porre come priorità concetti basilari e dimenticati dal PD negli ultimi anni, come la redistribuzione delle ricchezze, il contrasto alle discriminazioni sociali, alla povertà, per la dignità del lavoro e nel lavoro, per una sanità pubblica e gratuita, per una scuola pubblica e gratuita, per la tutela dell'ambiente, che sappia dare una visione ed una progettualità al nostro Paese che sta affondando. Siamo in una fase cruciale per l'Italia e l'Europa. L'Europa nel 2019 rischia di saltare se vinceranno i nazionalismi, il problema è che l'europeismo oggi è visto in Italia come il Pd è visto dalla sinistra in Italia, distante e non tollerato. Serve un nuovo sogno europeo come una nuova casa comune della sinistra dove poter sognare. O si svolta ora o mai più e per svoltare è necessario lo scioglimento del PD, la cui esperienza è giunta a termine. L'Italia è come un Lego, tanti pezzi, ed a pezzi. Da costruire, e per costruirla serve anche una sinistra  governativa che oggi non c'è.

Marco Barone

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