La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quel misero 0,36% di "migranti" che porterà a trasformare il FVG in fortezza e centro di espulsione

Da un lato la realtà fatta di propaganda, paura, menzogne, ingrandimento spropositato di fenomeni minimi, diventati emergenziali a causa di muri alzati, di volontà politiche di non accogliere i migranti. Il FVG, terra le cui radici sono latine, germaniche e slave, supera di poco un milione di abitanti ed ha una incidenza di stranieri richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale complessivamente dello 0,36%. Cioè neanche a 5000 migranti si arriva. E tutto ciò è bastato per militarizzare la regione, con i controlli ai confini, creare campagne di odio e paura. Pazzesco. Semplicemente pazzesco. L'accoglienza diffusa non è riuscita pienamente. Su 215 Comuni sono solo 106 quelli che accolgono migranti, cioè il 49% del totale dei Comuni. Ed in tutto ciò ora il FVG si preparerà ad accogliere a quanto pare non uno ma più CPR, cioè centri di espulsione.
Tutto ciò è semplicemente sconcertante. Ma quando finirà l'alibi dello 0.36% di migranti che tanto amore ha attirato, con chi se la prenderanno? Quale sarà il prossimo strumento di distrazione di massa? Cosa è diventata questa regione? E' irriconoscibile rispetto alla sua storia di pluralità e accoglienza.

Marco Barone 

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