La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Quel misero 0,36% di "migranti" che porterà a trasformare il FVG in fortezza e centro di espulsione

Da un lato la realtà fatta di propaganda, paura, menzogne, ingrandimento spropositato di fenomeni minimi, diventati emergenziali a causa di muri alzati, di volontà politiche di non accogliere i migranti. Il FVG, terra le cui radici sono latine, germaniche e slave, supera di poco un milione di abitanti ed ha una incidenza di stranieri richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale complessivamente dello 0,36%. Cioè neanche a 5000 migranti si arriva. E tutto ciò è bastato per militarizzare la regione, con i controlli ai confini, creare campagne di odio e paura. Pazzesco. Semplicemente pazzesco. L'accoglienza diffusa non è riuscita pienamente. Su 215 Comuni sono solo 106 quelli che accolgono migranti, cioè il 49% del totale dei Comuni. Ed in tutto ciò ora il FVG si preparerà ad accogliere a quanto pare non uno ma più CPR, cioè centri di espulsione.
Tutto ciò è semplicemente sconcertante. Ma quando finirà l'alibi dello 0.36% di migranti che tanto amore ha attirato, con chi se la prenderanno? Quale sarà il prossimo strumento di distrazione di massa? Cosa è diventata questa regione? E' irriconoscibile rispetto alla sua storia di pluralità e accoglienza.

Marco Barone 

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