L'Egitto continua a non essere dichiarato Paese insicuro ma Giulio non è finito nell'oblio

 Nel sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, nella scheda dedicata all'Egitto si continua a leggere che   " Dal 2011 l’Egitto è stato attraversato da profondi rivolgimenti politico-sociali ed il contesto politico-regionale relativo alla questione palestinese può avere riflessi sulla stabilità sociale e movimenti di protesta. I connazionali che si recano nel Paese per motivi professionali, di studio o turistici, devono essere pienamente consapevoli di tale contesto generale, così come dei rischi di detenzione o di altre misure coercitive connesse alla partecipazione ad attività politiche o anche soltanto a discussioni potenzialmente ricollegabili al contesto politico interno, come dimostra l’omicidio di Giulio Regeni. Come noto, nel 2016, è stato rinvenuto, vicino al Cairo, il corpo del giovane ricercatore italiano, torturato e barbaramente ucciso". I rapporti commerciali tra Italia ed Egitto continuano ad essere consolidati, si stipulano anche accordi...

Oltre 400mila km in autostop. Il record di Miran Ipavec


Ha superato la bellezza di 400 mila km in autostop, lo sloveno Miran Ipavec. Tutto ebbe inizio negli anni '80. Un pollice alzato e l'avventura poteva avere inizio. Erano certamente altri tempi, era un mondo diverso, più sociale rispetto alla socialità virtuale di oggi.

E questo mondo conosciuto dall'Italia alla Russia, attraversando tutta l'Europa, viene raccontato in modo giocoso, coinvolgente, e geniale, in quel museo in movimento, appunto dell'autostop, 




che in questa estate ha fatto stop anche a Gradisca. Infatti, passeggiando per la bella cittadina friulana, vedi quel cartone ad altezza di uomo che ritrae una persona intenta a fare l'autostop. Uno zaino penzolante dal muro con delle scarpe ed una vetrina con esposti alcuni oggetti e scritto museo dell'autostop. Neanche il tempo di capire cosa fosse tutto ciò che questa persona, sorridente, con un cappello in testa, in inglese prima, italiano poi, ti invita ad entrare.
Ed entri. Entri nel suo mondo. Un mondo che sfiorerai in pochi minuti, ma saranno minuti travolgenti e giocosi. Conosce diverse lingue Miran, è sempre sorridente, è un vero cittadino del mondo e ti aiuta a conoscere il mondo che lui ha vissuto attraverso lo spirito del gioco, con tutto ciò che ha collezionato, dalle sciarpe di calcio, alle spille, dai sottobicchieri della birra, alle bambole, ad oggetti variegati, a quel libro che a breve uscirà in Italia con il quale racconterà un mondo che oggi forse non esiste più ma che esiste nello spirito di questa sorprendente persona e chissà che non possa tornare...

Marco Barone

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