L'Europa la stiamo distruggendo noi!

Immagine
In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

C'è chi rimpiange i vecchi fantasmi di confine




Ricordi opposti, timori opposti, sentimenti opposti, che hanno prodotto fantasmi che sembrano ora ritornare con veemenza. I vecchi fantasmi di confine. Alt Italia. Alt Slovenia. Alt Croazia. Alt Austria. Alt Germania. Alt Francia. C'era una volta l'Europa.


Reazioni divise, spaccate in due, come il muro di Gorizia, come la piazza Transalpina o Trg Evrope che divide e non unisce Gorizia e Nova Gorica, reazioni divise come i commenti sui fatti di cronaca o meno, che possono essere tipici di un giallo tutto triestino, ed ultimamente il giallo pare essere un colore che si afferma con arroganza e cavalcando i mal di pancia di un popolo senza essere popolo un pò ovunque insieme a quel verde che di speranza non ha proprio niente, che conquista sempre maggior spazio contro quel grigiore malinconico che ha ispirato grandi scrittori e poeti. D'altronde l'uomo è noto che è bravo nel costruire ma un genio nel demolire. Si ha voglia di rivivere i vecchi fantasmi di confine. Basta ascoltare le memorie e le testimonianze di chi quei tempi li ha conosciuti, vissuti, per capire cosa significa chiudersi. Chiudersi all'interno della propria illusoria isola felice. Ma alla gente comune non frega niente ascoltare. Dal muro di Berlino a quello di Gorizia. C'è voglia di muro effettivamente. La prima pietra è già stata posta.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?