A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

C'è chi rimpiange i vecchi fantasmi di confine




Ricordi opposti, timori opposti, sentimenti opposti, che hanno prodotto fantasmi che sembrano ora ritornare con veemenza. I vecchi fantasmi di confine. Alt Italia. Alt Slovenia. Alt Croazia. Alt Austria. Alt Germania. Alt Francia. C'era una volta l'Europa.


Reazioni divise, spaccate in due, come il muro di Gorizia, come la piazza Transalpina o Trg Evrope che divide e non unisce Gorizia e Nova Gorica, reazioni divise come i commenti sui fatti di cronaca o meno, che possono essere tipici di un giallo tutto triestino, ed ultimamente il giallo pare essere un colore che si afferma con arroganza e cavalcando i mal di pancia di un popolo senza essere popolo un pò ovunque insieme a quel verde che di speranza non ha proprio niente, che conquista sempre maggior spazio contro quel grigiore malinconico che ha ispirato grandi scrittori e poeti. D'altronde l'uomo è noto che è bravo nel costruire ma un genio nel demolire. Si ha voglia di rivivere i vecchi fantasmi di confine. Basta ascoltare le memorie e le testimonianze di chi quei tempi li ha conosciuti, vissuti, per capire cosa significa chiudersi. Chiudersi all'interno della propria illusoria isola felice. Ma alla gente comune non frega niente ascoltare. Dal muro di Berlino a quello di Gorizia. C'è voglia di muro effettivamente. La prima pietra è già stata posta.

Marco Barone

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