La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il tormentone dell'estate? I migranti. Una manipolazione indecente



Neanche il tempo di insediarsi il nuovo e destro governo gialloverde, ed ecco che dopo mesi di silenzio, tranquillità, dopo che i precedenti altro non facevano che vantarsi di aver abbattuto il numero degli sbarchi, di aver fatto accordi in ogni dimensione, che si ripresenta il problema degli sbarchi. Ciò non è un caso. Qui non si vuole discutere sul fatto se sia giusto o non giusto chiudere i porti, la maggior parte degli italiani probabilmente condivideranno la linea gialloverde, ed i quasi 18 milioni di elettori che hanno votato i gialli ed i verdi, anche.

Qui si vuole riflettere sull'ipocrisia di chi ora erige barricate a difesa dei migranti. Quando proprio costoro hanno tollerato situazioni degradanti come quelle di Gorizia, ad esempio, Gradisca, ad esempio e di altre mille località. L'Italia è un Paese in fase di stallo clamoroso. Il Sud è in una situazione di povertà sconcertante. Un degrado sociale che dovrebbe allarmare, ma che non allarma. I problemi sono le buche di Roma, mentre i crateri che caratterizzano le strade di molte località calabresi non contano un cazzo. E che dire della strumentalizzazione sul povero caso del migrante ucciso in provincia di Vibo? Senza conoscere cosa succede in Calabria, senza capire come funziona il mondo calabrese e la mentalità lì in parte sussistente a partire dal controllo del territorio, si è indirizzato, errando, il tutto verso una questione  esclusiva di razzismo. Quando il problema era ed è molto più profondo e complesso. Controllo del territorio, 'ndrangheta con annessi e connessi. Ma il semplicismo domina, avanza perchè si è accecati dall'odio verso i gialloverde con una stampa, in gran parte, diventata ultras, tifoseria abbandonando ogni etica. L'opposizione ai gialloverde è iniziata il 1 giugno, ed è iniziata in cattivo se non pessimo modo. Continuare su questa linea altro non farà che spingere il Paese ancora più verso istanze reazionarie ed intolleranti e violente. Ma i radical chic sinistrati probabilmente se ne fottono. Meglio elevarsi a rango di giudice moralista, dopo aver mandato in rovina l'Italia. Il tormentone dell'estate saranno i migranti. Manipolati in modo indegno per attaccare un governo che è perfettamente in linea con il nuovo orientamento sussistente in Europa. L'Europa  o meglio i Paesi dell'Europa che ora si indignano contro l'Italia lo fanno per un chiaro motivo, perchè temono che dovranno loro sobbarcarsi ciò che l'Italia, da sola, ha dovuto affrontare per anni e con un giro di soldi enorme. Sono le ultime urla di disperazione prima di un qualcosa di enorme che è alle porte e che nessuno vuol vedere, ma che il '900 ha ben affermato in tutta la sua drammaticità.

Marco Barone

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