In questo momento il Paese è spaccato
come minimo in due e gli hashtag, cioè simbolo del cancelletto (#)
associato a una o più parole chiave per facilitare le ricerche tematiche
in un blog o in un social network, #iostoconmattarella
#ionostoconmattarella sono l'emblema di tutto ciò.
Il
governo più destro di sempre non è nato, per ora. Nell'Italia che ha trovato nella destra
gialloverde la sua risposta alla domanda di protezione sociale tradita
da governi più che di sinistra percepiti come sinistri che hanno delle
responsabilità morali ed etiche profonde per come hanno governato il
Paese. Sinistri che hanno trascinato, purtroppo, con loro a fondo tutto
ciò che è minimamente di sinistra, ciò è un dato di fatto
incontestabile.
E' responsabilità e colpa di chi ha governato fino ad
oggi, che dovrebbe solo tacere invece di continuare a blaterare, se le
destre son cresciute in modo esponenziale. E l'ultima cosa che serviva a
costoro, alle destre, era quello di avere un nuovo assist vincente e
risolutivo. Un Paese in declino, dal quale si fugge, afflitto dalla
corruzione, dalle mafie, dal nepotismo, dal clientelismo e da un sistema
di potere agghiacciante.
Quello che è successo è noto a tutti. Tra chi ha gridato al golpe, chi
all'attentato alla Costituzione, scoprendoci tutti costituzionalisti e
chi ha ricordato che già in passato il Presidente della Repubblica, come
Istituzione, pose già altri veti su altri ministri. Però questa volta
non è nato un governo a causa del no ad un ministro.
Il programma dei
gialloverdi era paradossalmente più europeista di tanti altri, ad
esempio chiedeva la piena attuazione del Trattato di Lisbona e di
Maastricht che sono quelli che fanno rima con diseguaglianza sociale e
rigidità. Più europeisti di così non si poteva essere in questo momento.
Un programma che si scontrava con la massoneria visto che non potevano
avere incarichi di governo coloro che avevano rapporti con la
massoneria, che si apriva alla Russia mettendo in discussione il sistema
delle sanzioni.
Cosa che certamente ha inalberato il disegno di chi vuole vedere
nell'Europa gli Stati Uniti d'America bis, con l'Italia a sovranità,
indipendenza e autonomia limitata fin dallo sbarco in Sicilia.
Ora si è
scoperta l'acqua calda e ci si scotta malamente con questa scoperta. In
tutta questa storia non ci si può schierare contro Mattarella a
prescindere ma neanche schierarsi a suo sostegno senza se e ma. Non
stiamo parlando di una partita di calcio. La questione Savona si è
rivelata comunque essere il tallone d'Achille del sistema politico
italiano.
Ed allora ecco il terzo hashtag #NèconnècontroMattarella.
Il tutto in un contesto sociale ad alta tensione dove tutto potrà
accadere, vista la storia anche del nostro Paese, e nulla potrà essere
escluso.
Marco Barone
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