La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

L'Italia tra il bollino antifrode,code,caos e astensione record. Siamo una Repubblica delle banane o un Paese fallito?


Un Paese profondamente corrotto deve ricorrere a degli strumenti per cercare di fermare o meglio tentare di contrastare la corruzione, morale o non morale, soprattutto in quello che dovrebbe essere il momento per eccellenza più alto della democrazia, così si dice, il voto.
Ed ecco allora il bollino anti-frode. Ciò non deve stupire, un Paese corrotto non può non avere il bollino anti-frode. A ciò segue il caos totale. File lunghissime, ancora divise tra maschi e femmine come nello scorso secolo, nei seggi si legge il codice riportato sul bollino, poi viene trascritto, ti verrà consegnata la scheda dopo la verifica dei documenti e con il timbro apposto sulla tessera, voti, e per la prima volta, anche se pare anche prima l'elettore non poteva imbucare direttamente il suo voto, consegnerà la scheda, verrà staccato il bollino, verrà riletto nuovamente ed amen. Il dado è tratto. E che dire delle schede stampate in modo scorretto? Delle operazioni di voto iniziate con ritardo? E di tutte quelle situazioni semplicemente allucinanti che  si sono verificate in tutta Italia in questo 4 marzo che fotografano semplicemente lo stato di un Paese fallito come certificato da queste elezioni dove l'astensione è semplicemente record? Una costante in continua crescita negli ultimi vent'anni.
O forse siamo una Repubblica delle banane? E si vota di conseguenza e per gioco o non gioco beffardo del destino il nostro Paese si è recato alle urne nello stesso periodo in cui a votare si recheranno realtà come la Russia, la Turchia, il Venezuela, l'Egitto. Che bel quadretto.Tutti insieme. Una meraviglia. Quello che è successo in questo 4 marzo non ha niente di epocale, è semplicemente sconcertante, desolante, incredibile.

Marco Barone

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