Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

L'Italia tra il bollino antifrode,code,caos e astensione record. Siamo una Repubblica delle banane o un Paese fallito?


Un Paese profondamente corrotto deve ricorrere a degli strumenti per cercare di fermare o meglio tentare di contrastare la corruzione, morale o non morale, soprattutto in quello che dovrebbe essere il momento per eccellenza più alto della democrazia, così si dice, il voto.
Ed ecco allora il bollino anti-frode. Ciò non deve stupire, un Paese corrotto non può non avere il bollino anti-frode. A ciò segue il caos totale. File lunghissime, ancora divise tra maschi e femmine come nello scorso secolo, nei seggi si legge il codice riportato sul bollino, poi viene trascritto, ti verrà consegnata la scheda dopo la verifica dei documenti e con il timbro apposto sulla tessera, voti, e per la prima volta, anche se pare anche prima l'elettore non poteva imbucare direttamente il suo voto, consegnerà la scheda, verrà staccato il bollino, verrà riletto nuovamente ed amen. Il dado è tratto. E che dire delle schede stampate in modo scorretto? Delle operazioni di voto iniziate con ritardo? E di tutte quelle situazioni semplicemente allucinanti che  si sono verificate in tutta Italia in questo 4 marzo che fotografano semplicemente lo stato di un Paese fallito come certificato da queste elezioni dove l'astensione è semplicemente record? Una costante in continua crescita negli ultimi vent'anni.
O forse siamo una Repubblica delle banane? E si vota di conseguenza e per gioco o non gioco beffardo del destino il nostro Paese si è recato alle urne nello stesso periodo in cui a votare si recheranno realtà come la Russia, la Turchia, il Venezuela, l'Egitto. Che bel quadretto.Tutti insieme. Una meraviglia. Quello che è successo in questo 4 marzo non ha niente di epocale, è semplicemente sconcertante, desolante, incredibile.

Marco Barone

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