La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Le UTI CIA e CAI sono state affossate, violato il bilinguismo e non le vuole nessuno, la legge va abrogata

CIA e CAI ovvero acronimo di Carso, Isonzo, Adriatico, e Collio Alto Isonzo. Due nomi scelti non si sa come, che rappresenterebbero due UTI, in sostituzione della provincia di Gorizia, come abrogata ,anche se ancora esistente "politicamente" oltre i confini del piccolo mondo antico e moderno del FVG.
18 mini contee, unioni territoriali intercomunali, che hanno frammentato il territorio ancor di più. Non si tratta di organi eletti dal popolo, ma prevalentemente caratterizzati da elezione interna e nomina interna. Contestate per diversi punti, e su diverse questioni, alcuni Comuni non hanno aderito, sono funzionali alla fusione dei Comuni, compromettono l'autonomia piena dei piccoli Comuni, i consigli comunali svolgeranno ruoli marginali, le opposizioni conteranno meno di un fico secco, ed i Sindaci, specialmente dei Comuni capofila, avranno un gran potere.
Ma ad oggi se si vanno a guardare i siti internet delle rispettive UTI dell'ex provincia di Gorizia la prima cosa che noti è l'assenza del plurilinguismo, niente sloveno, niente friulano. Solo rigorosamente italiano. Violato il bilinguismo, cosa che invece emergeva pacificamente nel sito della Provincia di Gorizia.  Ogni occasione, ogni manifestazione pubblica è sempre un momento per sparare cannonate contro una legge che non ha capito nessuno, incompresa dai cittadini, respinta da diverse categorie di lavoratori, e di cui nessuno ha capito la logicità, a parte forse chi l'ha voluta e determinata. Ma oltre all'assenza del plurilinguismo, che ricordiamo è l'elemento che ha determinato la specialità del FVG, è anche la pochezza dei materiali contenuti all'interno di questi siti internet che emerge. In sostanza si nota più quello che non c'è che quello che ci sarebbe, ovvero poco o nulla.
Se alla gente comune chiedi cosa sono le UTI, ti diranno, nonostante siano trascorsi quasi 4 anni dalla legge di approvazione, UTI chi? Il prossimo governo regionale non potrà che fare una sola cosa, utile a tutti, cancellare questa riforma mai amata e tanto odiata.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot