Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Erano 30!




Erano 30!
Un punto esclamativo e non sai cosa dire. Si ferma il respiro, il battito del cuore accelera. E pensi, erano 30!
Ognuno ricorderà i propri 30 anni, il salto verso una seconda vita, il salto con cui si chiude una storia, si diventa uomini o donne, non si è più ragazzi, non si è più ventenni. 
Erano 30!
Gennaio un mese di tanti ricordi nella famiglia di Giulio, compleanno di mamma Paola, il compleanno di Giulio. Un mese che come in qualsiasi famiglia sarebbe stato di festa, semplicità, di auguri, di candeline o non candeline soffiate, di battute sull'età che avanza, del tempo che corre, via, inesorabilmente.
Da due anni a questa parte gennaio è un mese dove vi è nulla da festeggiare. Il respiro si ferma, il battito del cuore accelera. E pensi, erano 30!
Un messaggio semplice, potente,enorme, profondo nella sua, appunto, semplicità. 
Quel 25 gennaio del 2016 per ordine di un sistema di potere criminale in Egitto Giulio verrà sequestrato. In altri anni si sarebbe parlato di sequestro di Stato, di omicidio di Stato.  Non hai altro da aggiungere, se non che erano 30!

Marco Barone 

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