La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Il pranzo sociale dell’ANPI di Ronchi ( foto) sotto il segno dell’antifascismo e dei ricordi



Riuscito e partecipato il pranzo sociale organizzato dall’ANPI di Ronchi presso l'accogliente agriturismo Mazzuchin di Vermegliano a pochi passi dalla suggestiva chiesetta di Santo Stefano e durato per buona parte del pomeriggio del 16 dicembre. Quasi un centinaio i partecipanti, dove sotto il segno della musica, partigiana e popolare, balli e ricordi, senza dimenticare l'immancabile lotteria curata con una passione unica dalla solita ed immancabile ed unica Angela, si è consumato un momento conviviale oramai tradizionale. Non sono mancati i momenti di confronto e di riflessione, con i messaggi e gli spunti offerti sia dal Presidente provinciale dell’ANPI di Gorizia, Pironi che dalla Presidente dell’ANPI di Ronchi, Cuzzi.

Il segretario Martinuzzi ha ricordato tutta l’attività svolta dall’ANPI di Ronchi, dai pellegrinaggi laici organizzati nei luoghi della resistenza in Slovenia, ai gemellaggi storici, agli incontri con le scuole, agli appuntamenti del 25 aprile e 2 giugno, alla visita presso la Risiera di Trieste all’appuntamento organizzato per la verità per Giulio Regeni che ha visto una partecipazione enorme a Ronchi.

Certo, è emerso, che i tempi di oggi non sono più quelli di una volta, vi è sempre meno condivisione, più individualismo e questi pranzi sociali forse attraggono più generazioni di un tempo che quelle più moderne, sintomi dei tempi e delle epoche che cambiano e mutano, ma non mutano e non cambiano e non possono cambiare i ruoli dell’ANPI nella nostra società in cui continua ad essere un faro importante ed una delle associazioni italiane con più iscritti ed un motivo ci sarà pure. 
Il difficile è riuscire a mantenere il passo con i tempi di oggi, con una storia che sembra non interessare più a nessuno quando in realtà in diverse circostanze, anche se a volte strumentalizzate oltre l’inverosimile, ritorna con forza, e trova spazio nei peggiori dei modi proprio a causa dell’ignoranza nel senso di non conoscenza e l’ANPI ha il ruolo di preservare la memoria antifascista che è alla base della nostra Costituzione ed attuarla giorno dopo giorno.  E questo è stato l’auspicio che ha accompagnato gli auguri per questo 2017 oramai giunto alla sua conclusione e che non verrà certamente rimpianto per molti e diversi motivi.
Marco Barone
seguono foto pranzo sociale ANPI 16 dicembre 2017- Ronchi


































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