La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Fake news la parola del 2017, strumento eccellente per la censura ?


Una volta si diceva che eri un bugiardo, una persona falsa, oggi sarai semplicemente un fake. Parola efficace, moderna, e dalle potenzialità devastanti. Il 2017 è stato sotto il segno delle Fake News, in base al noto dizionario internazionale Collins, tale  termine ha avuto, nelle ricerche online, un incremento del 365% sul 2016. Mica male. Perchè vi è stata una campagna mediatica studiata ad hoc.
D'altronde ci sarà un motivo se quando ti colleghi con Mozilla Firefox, ad Internet, appare il seguente avviso:

"Le grandi aziende vogliono limitare l’accesso all’informazione. Le fake news e la cosiddetta “bolla dei filtri” impediscono alle persone di accedere a un’informazione corretta. I bulli digitali stanno mettendo a tacere la voce di chi la pensa diversamente. Il nostro desiderio di esplorare è ostacolato da minacce alla sicurezza e alla privacy. È giunto il momento di unirsi a Mozilla e fare la nostra parte in qualità di cittadini digitali consapevoli."

Qualcosa di vero e di profondo c'è. E' evidente che le Fake News son diventate lo strumento eccellente per reprimere la libertà di pensiero e d'informazione nella rete che in questo caso rischia di essere sintomo più che di libertà di rete nel senso di limitazione della libertà personale. Spetta al singolo individuo riuscire a capire quanto una notizia possa essere attendibile o meno in una società dove l'obiettività non esiste più, pensiamo alla grande stampa americana che ha smesso di essere "indipendente" nel momento in cui si è schierata contro Trump sostenendo la Clinton, come se lei fosse più presentabile per alcuni aspetti di Trump.
Insomma, nessuna banalizzazione, nessun semplicismo. Certo, oggi vi è la fretta di dare la notizia, si scrivono spesso articoli non con le mani ma con i piedi, da orrori grammaticali planetari a notizie false, in una società dove lo sputtanamento dell'individuo è facilissimo da perseguire, il riparo allo sputtanamento non sarà altrettanto facilissimo da conseguire. Ma non è colpa del singolo e neanche di chi è costretto ad arrampicarsi con le unghie rifatte sugli specchi frantumati pur di sopravvivere.  Le menzogne son sempre esistite e continueranno ad esistere, stiamo attenti alla trappola delle Fake News che può spalancare le porte della censura preventiva, e sicuramente, anche, di un certo business, perchè tutto in questo mondo è business dal concepimento della vita alla morte ed a dirla tutta forse anche oltre la morte.

Marco Barone

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