Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...
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Quella sera a Ruda... e Giulio ci ha fatto conoscere il dolore degli altri
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Una miscela di emozioni, di sentimenti. E' stato definito come il pellegrinaggio per la verità e giustizia per Giulio. Sempre costantemente in movimento Paola e Claudio ed ovunque vengono accolti, abbracciati, incontrano l'affetto dell'Italia vera, quella che non ha accettato e mai potrà accettare l'ignobile compromesso che ha portato al cambio di rotta repentino segnato dalla politica di Roma, mai tanto distante quanto ora dalla via della verità e giustizia per Giulio. La politica ha intrapreso la via della normalizzazione dei rapporti, neanche due anni son trascorsi. E son bastati per ritornare amici come prima se non più di prima. D'altronde, lo scrivono in tutte le lingue, Italia ed Egitto sono in rapporto amichevole da 2000 anni. Come a dire, vuoi che 2000 anni di storia vengano compromessi da Giulio?
Non da Giulio, ma da chi ne ha cagionato la morte, da chi ha determinato depistaggi, sviamenti, distrazioni, da chi ha cercato di auto-assolversi, passando in modo squallido anche per vittima, da chi ha violentato l'essenza della vita. Costoro hanno compromesso i rapporti tra Italia ed Egitto, non Giulio e questi rapporti nel cuore degli italiani non potranno mai più essere ricuciti fino a quando non si sancirà quella verità che tutti oramai conosciamo.
Ma poteri di varia natura, supportati da atteggiamenti d'arroganza, con il cappello di quella mafiosità che connota alcuni comportamenti e gestualità, perchè oramai non si nascondono neanche più, hanno deciso che il cerchio del fuoco si deve chiudere.
Quella sera a Ruda, scriveva Pasolini,
ora, lontano, diverso, nel vento quasi non terrestre che smuovendo l'aria impura, trae vita da una stasi mortale delle cose, rivedo i casali, i campi, la piazzetta di Ruda; su, le bianche alpi, e giù, lungo i canali, tra campi di granoturco e vigne, l'umida luce del mare
Rivedi quel senso di genuinità, che nella sua semplicità, rende tutto più profondo e coinvolgente. Come profonda e coinvolgente e coerente, ferma e decisa è la strada intrapresa dalla comunità che sostiene Giulio e la sua famiglia. E questa è una costante in Italia.
Nella sala dove vi è una targa dedicata a Louis Pasteur un ricercatore, come ricercatore era Giulio, si è svoltala premiazione di un concorso letterario dedicato ad un partigiano. In questa occasione i genitori di Giulio hanno donato il libro Siddharta, romanzo di Hermann Hesse, tra i
preferiti di Giulio, ai finalisti (giovanissimi ragazzi delle scuole) del premio letterario Erminio Masiero Neri .
"La
cultura vi rende liberi, autodeterminatevi per la vostra libertà" è stato il messaggio emerso con gran forza. Così come è oramai consolidato il fatto che Paola e Claudio ovunque si rechino ricordino che quanto accaduto a Giulio non è successo solo a Giulio.
"Giulio ci ha fatto capire il dolore degli altri" dirà la mamma, ispirandosi al titolo del racconto che ha vinto il premio. Perchè ogni volta che si recano in un luogo e si parla di Giulio emergono sempre nuovi spunti di riflessione fondamentali, che arricchiscono la solidarietà e la solidarietà non conosce limiti, la solidarietà è il più grande atto d'amore sociale e collettivo che l'umanità possa attuare e non ci sarà potere corrotto e piegato al diabolico dio danaro che potrà tenere contro questo immenso ed umano atto d'amore. Forse la solidarietà è l'unica cosa che oggi ci rende tutti più umani.
Quando si parla di Giulio si parla di tutti i Giulio e le Giulia che in Egitto hanno subito violenze inaudite.
Rimarcando che il colore di questa nuova resistenza è il giallo e ci vuole coraggio a portarlo, ha fatto presente la mamma di Giulio, perchè ci vuole coerenza, si deve credere veramente nella libertà, nei valori che portano alla verità, alla giustizia, e non è una cosa da tutti e non è per tutti. Ed ha assolutamente ragione.
Quella sera a Ruda Noi, non popolani, nella stretta del popolo contadino, della magra folla paesana, amati quanto ci ardeva l'amare, feriti dall'agra notte ch'era loro, del loro stanco ritorno dai campi nell'odore di fuoco delle cene... uno a fianco all'altro gridavamole parole che, quasi incomprese, erano promessa sicura, espresso, rivelato amore.( Pasolini Da "Le Ceneri di Gramsci" - 1957)
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
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