Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Dopo il 4 dicembre gli italiani vogliono andare subito al voto, se non sarà così si rischia tensione sociale



Aria di inciucio politico è quella che si respira intorno ai grandi e maestosi Palazzi di Roma.

E' più che evidente che andare ora alle elezioni anticipate è cosa sconveniente al PD, ove sarà in atto una resa di conti aspra al suo interno, ma anche alla destra berlusconiana, perchè ancora in frammentazione. Andare ora alle urne significherebbe far vincere i 5Stelle, od una destra diversa da quella del Pd, cosa che non possono certamente permettersi. Eppure sia l'alta partecipazione al voto, che l'esito del no, per nulla scontato, è stato un voto politico. Gli italiani, o meglio la maggioranza degli italiani che si sono recati alle urne, volevano mandare a casa questo Governo. Certo, è stato anche un voto per la difesa della Costituzione, ma questo è stato solo un pretesto, d'altronde se non fosse stato così, non si comprenderebbe il perchè delle immediate dimissioni del Governo, od il fatto che tutti i commentatori abbiano solo parlato di elezioni e della Costituzione si è perso ogni minimo riferimento, come se non si fosse votato sulla Costituzione e per la Costituzione. Questo lo si sapeva, e l'arroganza e la superbia è stata punita dalla voce del popolo, quel popolo che  vuole andare al voto quanto prima. Certo, è innegabile che il Paese è politicamente a destra, ma non si può mica fermare questa deriva con trucchetti da prima Repubblica. Si peggiora solo la situazione. Ed una sinistra alternativa dal Pd, le cui basi esistono già da tempo, non la si costruisce in due giorni e se non allontana gli opportunisti ed arrivisti e mira solo alle questioni elettorali rischia di essere spazzata via prima del suo tempo.
E la benzina ulteriore sul fuoco la sta gettando la politica europea, continuando a dire che si deve garantire il patto di stabilità e quell'austerità che ha massacrato l'Italia e l'Europa del Sud. Parole che allontanano ancora di più gli italiani dall'Europa, Europa sempre più lontana dal Popolo, tanto che molti si vedono costretti a dire che Trump fa bene quando propone di sanzionare le aziende americane che de-localizzano e premiare quelle che rimangono sul loro territorio, il protezionismo americano avrà delle ripercussioni sull'Europa che diventerà terra dei sogni per il neo liberismo, ma potrà anche diventare il suo peggior incubo.
La maggioranza degli italiani se ne frega letteralmente dei giochini di potere, vogliono andare al voto, e subito. Ma prima del maggio 2017 sinceramente ciò mi pare inverosimile come ipotesi. Se non si comprendono i segnali reali che arrivano dal Paese e si spera di poter continuare con i soliti giochini, significa non avere il polso della situazione, o forse in un certo senso lo si ha, perchè vedere la sede nazionale del Pd protetta sia dalla polizia che dall'esercito è un qualcosa di veramente imbarazzante.

Marco Barone

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