Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

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  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

La scuola pubblica voterà no al referendum costituzionale,anche per sanzionare la "buonascuola"



Lo sciopero di maggio 2015 è stato epocale. Poco più del 72% del personale della scuola ha scioperato contro la peggiore Legge in materia d'Istruzione mai scritta, e soprattutto scritta contro la volontà della maggioranza assoluta della comunità scolastica. Purtroppo, sappiamo come è andata a finire. Son finiti i tempi dove la democrazia contava qualcosa, dove la volontà del popolo aveva un peso. Son finiti i tempi dove la legge sul divorzio è stata possibile con un governo mica comunista. Perché in quel tempo il popolo aveva un peso, contava. Poi con il susseguirsi delle leggi e leggine elettorali la democrazia è stata ridotta ad un misero spettacolo. Sono i poteri economici, finanziari che governano con le loro marionette od espressione del potere considerato. Una legge disastrosa quella della "buona scuola". Che ha trasformato le scuole in vere e proprie caserme, strada spianata dai precedenti governi, ma ora il dado è tratto. Il diritto di critica è ai minimi termini, perchè se stai sulle palle al sistema questo può oltre che sanzionarti in modo pesante, e valutari in modo negativo, sballottarti da una parte all'altra d'Italia. Pensa ai cazzi toi si direbbe in calabrese. Già. Però ci sono momenti in cui la vendetta può essere esercitata. E quale migliore occasione del 4 dicembre? Due piccioni con una fava, anche se poi in pochi conoscono l'origine del due piccioni con una fava, ma poco importa. Un no per contrastare una riforma decisionista, che centralizza tutto nelle mani di pochi, in un sistema fortemente e complessivamente antidemocratico, dove sarà più facile dichiarare lo stato di guerra, dove sparisce ogni rappresentanza slovena dal Parlamento, certo cosa che interessa a pochi, ma emblematica del tutto, dove entro 70 giorni il governo "costringerà" il parlamento a far approvare quello che minchia decide,  alla faccia della separazione tra potere legislativo ed esecutivo, dove sparisce il CNEL, che oggi non funziona bene, è vero, così come è vero che i costi attuali riguardano dipendenti e la Villa che lo ospita ( costi che ci saranno  anche dopo la sua abolizione eventuale) anziché demolirlo andrebbe riformulato, perchè serve un minimo organo intermedio tra le varie parti sociali nel mondo del lavoro, dove lo Stato supererà ogni resistenza democratica territoriale per le grandi opere reputate strategiche a livello nazionale, TAV docet ecc ecc ecc.  Ed un no per mandare a casa uno dei governi più antipatici d'Italia. Sono poco più di un milione i dipendenti nella scuola, se poi ci mettiamo famigliari e non solo, può venir fuori un bel pacchetto di voti per fare un bel pacco di regalo al governo che più sinistro non si può, forse.

Marco Barone

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