Il mondo gattopardiano dopo il coronavirus

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C'è stato un tempo sconvolgente che sembrava non finire più. Sembrava che il mondo perduto non sarebbe più potuto tornare. Sembrava tutto. E invece, non è cambiato niente. Dopo settimane di bombardamenti mediatici ai limiti del terrorismo psicologico su come ci si dovesse comportare per evitare di essere contagiati dal cornoavirus e non incorrere nella covid19, sembraba impensabile pensare che il post coronavirus, potesse essere come il prima. Nulla sarà come prima, si diceva. Ci sarà un prima coronavirus, un dopo coronavirus. Si ripeteva.  La stretta di mano sembrava essere destinata all'estinzione, gli abbracci, essere ridotti al minimo, il baciarsi sulla guancia, due, tre volte, all'italiana, a rischio estinzione come i dinosauri, e che dire della distanza di sicurezza sociale di almeno un metro? Si temeva che questo potesse essere il modo tipico delle relazioni "aosciali".  Si pensava che potesse derivarne l'Italia dei balconi di D'Annunzio e Mussol...

Trieste è la città dove se pol la festa nazionale della Lega Nord Friuli, ma no se pol la sala matrimoni per le unioni civili



Festa nazionale 2016 della "Lega nord Friuli" presso Riva Ottaviano Augusto, a Trieste, una chiara festa di partito che si svolgerà dal 24 settembre al 2 ottobre.  Il Comune ha dato il via libera. La motivazione? " L'amministrazione comunale intende valorizzare la ricca e vivace realtà culturale e sportiva cittadina e l'impegno in campo sociale in un rapporto sinergico con altre associazioni pubbliche e private impegnate in tali settori, consentendo alla città di esprimere al massimo le proprie potenzialità sportive, culturali,turistiche e sociali". Urca. E tutto questo sarà possibile con la festa nazionale della Lega Nord Friuli? E poi neanche del Friuli Venezia Giulia, ma solo del Friuli. Questo, a Trieste, se pol. Destinata a diventare colonia leghista friulana? Se pol come le inutili ordinanze da sceriffo, che servono più a legittimare un castello di sabbia mediatico, che altro.
Ma a Trieste, no se pol, ancora, la sala matrimoni per le unioni civili. Continua a resistere il muro assurdo alzato da questa Amministrazione comunale. Non è un capriccio, non è che ci si è fissati con quella sala, non è che ci si è innamorati della sala matrimoni, ma è una questione di banale giustizia sostanziale. Anche i contenitori sono importanti. Ma a Trieste i contenitori di certi diritti non sono per tutti, e non tutti i contenitori sono uguali. Insomma, se andiamo a vedere l'elenco delle cose accadute da quando questa Amministrazione destra ha vinto le elezioni, ne sono successe di tutti i colori, o forse, di un solo colore, quello che sicuramente stona con la bandiera arcobaleno simbolo di civiltà ed uguaglianza. 

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