Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

Quell'applauso a Gorizia per l'entrata dei nazisti


Ognuno ha cercato di giustificare quell'evento. Evento incredibile, verrebbe da pensare, evento infame, verrebbe da sentenziare. Dopo l'8settembre, un bel giorno per l'Italia, perchè sarà da quel momento che si affermerà il riscatto del nostro Paese dall'infamia del fascismo, certo con ventate anche di opportunismo, codardi fascisti diventeranno anche attivi antifascisti. Ma quel giorno porterà anche all'inevitabile occupazione nazista. Gorizia, a causa del fascismo, perderà buona parte delle sue terre storiche, ed oggi ancora se ne pagano gli effetti. Ma il timore di quel tempo non erano i fascisti, non erano i nazisti, erano i comunisti, gli "slavo-comunisti" come venivano chiamati con disprezzo i comunisti filoJugoslavi o Jugoslavi, nella migliore delle ipotesi. Risparmio le altre qualificazioni denigratorie. E si racconta che a Gorizia i nazisti, alla loro entrata in città, vennero accolti con un vigoroso applauso. Altri, invece, raccontano che vennero accolti con l'applauso quando sul Corso principale della città, fecero ritorno dopo aver sconfitto i partigiani nella nota battaglia di Gorizia. Battaglia che aveva come scopo quello non di occupare Gorizia per annetterla alla Jugoslavia, ma per liberarla dall'invasore, liberazione che si realizzerà solo il primo maggio del 1945. Le giustificazioni, per tale gesto, sono state varie. Chi perchè odiava o temeva i comunisti, chi perchè temeva per l'italianità della città, quando, come è noto, i tedeschi l'avevano annessa al Litorale Adriatico nazista. Altri, perchè videro nei tedeschi, l'illusione della riproposizione del vecchio Impero Autroungarico. Insomma, diverse furono le motivazioni, che non hanno reso certamente onore a Gorizia. Gorizia che ha conosciuto nel mese di settembre diverse situazioni. Nel settembre del'45 la battaglia partigiana, nel settembre del '47 il settembre nero goriziano, che porterà ad azioni mirate e sistematiche di persecuzione contro sloveni, comunisti, antifascisti, nell'attesa del "ritorno" all'Italia di questa città di confine.
 

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