Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

8 settembre '43 la cerimonia ai Cantieri navali di Monfalcone (foto)




Come da tradizione resistente, anche in questo 2016, si è voluto celebrare l'8settembre. Giorno fatidico per l'Italia. Presenti varie delegazioni delle sezioni ANPI, diversi operai, diverse soggettività, presenti anche il Sindaco di Monfalcone e di Staranzano. Assente il Comune di Ronchi, di cui era presente la sezione ANPI, ma sono due cose diverse.
Dicono che il Comune di Ronchi non ha mai partecipato a questa iniziativa. Sinceramente mi sfugge il motivo. Sfugge il motivo che possa giustificare tale assenza, rilevato che saranno proprio i "cantierini", le tute blu dei cantieri navali di Monfalcone a costituire il grosso della Brigata Proletaria che si formerà a Selz di Ronchi. Importanti gli interventi, in un contesto sociale ove le libertà sono continuamente a rischio, i razzismi incrementano, i muri sembrano essere la normalità, e sistemi di controllo invasivi nei confronti dei lavoratori si affermano con normalità nei luoghi di lavoro. In un contesto sociale deprimente, opprimente, dove i diritti sono sempre più storti. Ma la speranza esiste, e la speranza trae forza proprio da queste giornate e dal sacrificio immenso compiuto dai nostri partigiani, per quella libertà, per i diritti, che reputiamo come scontati, quando di scontato non vi è proprio un bel nulla.
Seguono foto

Marco Barone 














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