Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr” inaugurato il 4 settembre del 2006 ed ospita le persone senzatetto ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...
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Il 19 giugno si vota per la fusione dei Comuni di Monfalcone con Ronchi a Staranzano, niente quorum
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La Regione del FVG ha resto noto che domenica 19 giugno 2016 avranno luogo tre referendum consultivi per la costituzione di tre nuovi Comuni nati dalla fusione di Comuni contigui: “Monfalcone Ronchi Staranzano” mediante la fusione dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano, promosso su iniziativa del 15% degli elettori di ciascuno dei tre Comuni “Tramonti” mediante la fusione dei Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, promosso su iniziativa del 15% degli elettori di ciascuno dei due Comuni “Codroipo Camino” mediante la fusione dei Comuni di Camino al Tagliamento e Codroipo, promosso su iniziativa dei 2 Consigli comunali coinvolti. Gli elettori interessati alla consultazione, sulla base degli ultimi dati disponibili, sono 55.261, di cui 37.468 nei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano, 1.245 nei Comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto e 16.548 nei Comuni di Camino al Tagliamento e Codroipo.
La Regione rende noto che le operazioni di votazione si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20 di domenica 19 giugno ( Rettificato poi dalle ore 7 alle ore 23). Subito dopo la chiusura del voto cominceranno le operazioni di scrutinio; la proclamazione del risultato del referendum, ad opera dell’Adunanza dei presidenti di seggio, avverrà a conclusione dello scrutinio, e comunque non oltre il giorno successivo a quello della votazione, presso la prima sezione del comune con il maggior numero di abitanti, ovvero Monfalcone, Tramonti di Sopra e Codroipo. Non sono previsti quorum per la validità della consultazione.
Visto anche l'orario di voto, chiusura alle 20, visto anche il fatto che si è realizzata una coalizione di grandi potentati per sostenere la fusione, visto che sicuramente si recheranno a votare quelli che questa fusione la vogliono e l'hanno sostenuta sin dall'inizio, è di fondamentale importanza che si vada a votare e votare No. Perché una volta perso il Comune sarà impossibile riaverlo, con tutti gli annessi e connessi.
"Qualora il referendum abbia esito favorevole ai sensi di quanto previsto dall’art. 19 della legge regionale 5/2003, entro 60 giorni dalla proclamazione del risultato la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale un disegno di legge sull'oggetto del quesito sottoposto a referendum.
L’esito negativo del referendum non preclude l’esercizio dell’iniziativa legislativa da parte della Giunta regionale e degli altri soggetti legittimati.La legge-provvedimento che istituirà il nuovo Comune derivante dalla fusione, dovrà contenere, oltre alla data della costituzione e delle prime elezioni degli organi del nuovo Comune, anche la disciplina dei rapporti patrimoniali e finanziari relativi alla successione tra i comuni interessati e la previsione di una assegnazione speciale per gli oneri di primo impianto." Certo, non è da escludere che in caso di esito negativo per il sì alla fusione la Regione possa proseguire ugualmente d'ufficio, ed anche per questo è importante l'adesione al voto che deve essere alta, affinché si comprenda che le nostre comunità sono contrarie a questo tipo di fusione.
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
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