Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

3 milioni di dipendenti pubblici in attesa del rinnovo del Contratto



L'ISTAT ha pubblicato un breve rapporto che analizza la situazione in essere dei contratti collettivi sia nel privato che nel pubblico ed ha analizzato anche l'indice delle retribuzioni contrattuali.

Alla fine di febbraio 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 58,4% degli occupati dipendenti e al 54,6% del monte retributivo osservato Nel mese di febbraio l’indice delle retribuzioni contrattuali resta invariato rispetto a gennaio e presenta una crescita dell'1,4% rispetto a febbraio 2012. In gennaio si è avuto un aumento dello 0,5% rispetto a dicembre 2012 e dell’1,5% rispetto a gennaio 2012. Complessivamente, nel primo bimestre del 2013 la retribuzione è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012.


Dunque a gennaio e febbraio 2013, a fronte di un aumento tendenziale medio rispettivamente dell'1,5% e dell'1,4%, i settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (3,6%); tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (2,8%); pubblici esercizi e alberghi (2,7%). Si registrano, invece, variazioni nulle per energia e petroli, telecomunicazioni e per tutti i comparti della pubblica amministrazione . Pertanto, sempre secondo l'ISTAT, alla fine del mese risultano in vigore 27 contratti, che regolano il trattamento economico di circa 7,5 milioni di dipendenti; ad essi corrisponde il 54,6% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l’incidenza è pari al 74,8%, con quote differenziate per attività economica: la copertura è totale nel settore agricolo, mentre è del 77,7% nell’industria e del 70,9% nei servizi privati. Complessivamente, i contratti in attesa di rinnovo sono 47 - di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione - relativi a circa 5,4 milioni di dipendenti (circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).

Tre milioni di dipendenti pubblici in attesa di rinnovo contrattuale, ed il grosso di questa fetta riguarda il settore della scuola, il cui contratto è scaduto nel 2009.
Entro luglio 2013 andranno trovate le risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali in scadenza, la voce della politica istituzionale sembra essere unanime nel guardare al settore della Pubblica Amministrazione, come fonte ove attingere risorse.
L'austerità colpirà ancora i diritti della classe lavoratrice della Pubblica Amministrazione?
E' una scelta politica, nulla di più.
Esistono risorse economiche che possono essere recuperate su varie voci, una su tutte è quella relativa all'acquisto dei mezzi militari.
Non è demagogia, ma politica, la politica è scelta e la scelta implica il rispetto di alcune priorità, la priorità è il lavoro, la dignità sociale, i diritti sociali e non certamente i bilanci militari o le grandi cattedrali nel deserto della ragione umana e nell'oasi della speculazione capitalistica.

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