Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta manifestazione non autorizzata

Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

Immagine
Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Manifestazione violenta, pacifica, tra media ed il nuovo patto Roma Sicura

Immagine
Di norma e per norma sistemica se le manifestazioni si svolgono in modo pacifico, se queste non sono utili, in un qualche modo, per importanti processi elettorali o politici, vengono semplicemente censurate dai circoli mediatici che determinano o governano l'opinione pubblica in Italia. Se le manifestazioni si svolgono in modo non pacifico, sicuramente si parlerà di queste o meglio delle “azioni violente”, più che delle tematiche che hanno determinato la convocazione della manifestazione, per poi essere utilizzate per reprimere il diritto di manifestare e legittimare azioni di limitazioni in tal senso.  Insomma, vi è un blocco di potere importante, difficile da sfondare, da condizionare, degno della peggiore P2.  A volte è proprio il sistema mediatico che rischia di incentivare la così detta violenza, poiché le continue censure od i continui comportamenti di mera indifferenza verso le tematiche che portano in piazza migliaia di persone non fanno notizia. La notizia dev...

Periodo elettorale e diritto di manifestare

Immagine
Città che vai divieto che trovi. Il periodo della propaganda elettorale è soggetto ad una normativa a dir poco stringente. Le fonti normative di riferimento sono in particolar modo la Legge 212 del 1956 articolo 6 che così norma “ Dal trentesimo giorno precedente la data fissata per le elezioni e' vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti. E' vietato, altresi', il lancio o il getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico e ogni forma di propaganda luminosa mobile”. Ma anche la Legge 130 del 1975 articolo 7 comma 1 lì ove afferma che “ Le riunioni elettorali alle quali non si applicano le disposizioni dell'articolo 18 del testo unico 18 giugno 1931, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza, a termine dell'ultimo comma dello stesso articolo, possono aver luogo non prima del 30° giorno antecedente la data...

Manifesti con il casco? Rischi 4 anni di galera. Ripresentato il disegno di legge di Cirielli

Immagine
La XVII Legislatura è praticamente iniziata. Sono numerosi i disegni di legge depositati che spaziano dai diritti civili, a problematiche specifiche nel settore del lavoro,a questioni energetiche a quelle penali. Tra le tante quella che mi ha colpito di più è la ripresentazione  del DDL C.4005 della precedente legislatura, d’iniziativa del deputato CIRIELLI. D epositat o il 15 marzo ancora da assegnare e prevede modifiche all’articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, e all’articolo 380 del codice di procedura penale, concernenti il delitto di travisamento in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico. Un Disegno di Legge che è nato in relazione agli episodi verificatisi il 15 ottobre 2011 a Roma e prefigge di accentuare il rango penale del travisamento, disciplinandolo come « delitto » e introducendo, in luogo dell’arresto e dell’ammenda, la sanzione della reclusione e della multa. È prevista,...