Quei video emblematici dell'Istituto Luce, dai goriziani che prima acclamano Mussolini, e poi...gli americani

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Il 7 agosto del 1942 il dittatore Mussolini giunge a Gorizia.Così narra la voce dell'Istituto Luce, il "duce giunge all'aeroporto di Gorizia pilotando il suo trimotore". Uno dei tanti video che fotografano la propaganda del regime con scene sempre uguali, con il popolo che si moltiplica all'inverosimile all'atto di acclamazione di Mussolini. Un video caratterizzato da brevi sequenze, che lo vede accolto all'aeroporto goriziano dal generale Ferrarim poi, con gli occhiali da sole, accompagnato da un religioso visita la tomba del Duca d'Aosta, Mussolini passeggia tra i monti, in compagnia di Vidussoni e di autorità militari assistendo ad una esercitazione militare.  Poi, in piazza Vittoria, ecco l'adunata classica del popolo. Il dittatore che effettua il suo classico discorso dal balcone, ma, la peculiarità è che al termine del discorso, dove aveva rimarcato che l'Italia e la Germania nazista avevano tutti i mezzi per vincere la guerra, rientra ne...

Preserviamo la nostra storia e memoria, con un piano di salvaguardia e tutela dei monumenti nell'isontino del '900


L'Isontino è un territorio splendido, ricco di storia e anche contraddizioni. Attraversato dall'Isonzo, «nessun fiume al mondo ha il colore dell’Isonzo» disse Dora Bassi, con gran veduta poetica, è una mescola di colori, di profumi, straordinari. Ed in questa mescola la storia si confonde con la modernità, con quel presente, che a Redipuglia campeggia 8000 volte a ricordare che nulla è scontato e che dei ragazzi, per poter estendere i confini dell'Italia e sottrarli a quell'Impero che ha plasmato identità e bellezza e ricchezza in questo territorio da sempre votato al pluralismo culturale, a partire dalle sue lingue, hanno perso la propria vita in giovanissima età. Un territorio diffuso come i suoi monumenti, che spaziano in ogni dimensione e luogo, che abbracciano una fetta di storia importante, di quel secolo terribile, connotato da due guerre mondiali che hanno visto questo frammento di terra, essere suo malgrado, infelice attore e spettatore. E questi monumenti necessitano di essere tutelati, salvaguardati. Il tempo, imperterrito, divora, come la ruggine, la materia, la degrada, ed in questa società sempre più complessa, la spada di Damocle della burocrazia, abbinata a volte all'indifferenza, al disinteresse, rischia di favorire l'avanzata della grande armata del buco nero che risucchierà ogni memoria e ricordo. Ed allora occorre attivarsi, con un grande piano di salvaguardia dei monumenti del '900 presenti nel nostro territorio. Perchè purtroppo di situazioni difficili ve ne sono tante, l'elenco è lungo, ed interessano diverse monumenti, siano correlati alla vicende della prima guerra mondiale che della seconda guerra mondiale, a partire da quelli della Resistenza, ma non solo. Non si può pretendere che possano i piccoli Comuni fare tutto da soli, non hanno le risorse e le possibilità. Serve l'ausilio della Regione, come minimo, per effettuare un monitoraggio di tutti i monumenti per ripristinarne il decoro con urgenza e sottrarli a quel degrado a cui rischiano di essere condannati dal nostro tempo.

 mb

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