Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Quelle distruzioni di Monfalcone, causate da guerre volute dal Regno d'Italia


 


Quella di Monfalcone, nel 9 giugno del 1915, fu una presa straordinariamente importante per il Regno d'Italia, perchè sottrasse agli austriaci il cantiere navale, dove si stavano costruendo diverse navi, la più rilevante fu in quei giorni, sicuramente il piroscafo passeggeri Kaiserin Elisabeth, che non venne mai ultimato, doveva ospitare fino a 1500 passeggeri, danneggiato durante la prima guerra mondiale, utilizzato dai soldati italiani come riparo, per poi essere definitivamente distrutto alla fine della prima guerra mondiale. Monfalcone subì pesantissimi danni a causa di quella guerra voluta dal non rimpianto Regno d'Italia. Venne bombardata tre volte dagli italiani, con qualche migliaio di monfalconesi rimasti in città, con il lenzuolo bianco esposti dai palazzi a significare che lì vi erano solo dei civili, non truppe nemiche, austriache, che ripararono sul circostante Carso. 

 


Tra i simboli di quella distruzione vi fu sicuramente il campanile della chiesa distrutta dagli austriaci perchè utilizzata dagli italiani come vedetta. Neanche trent'anni dopo quella devastazione, Monfalcone ne dovette subire una seconda. Sempre per una guerra voluta dal Regno d'Italia, i bombardamenti degli alleati, che si accanirono su Monfalcone, occupata dai nazisti, furono ben sette quelli ricordati nella medaglia d'argento al Valor militare conferita alla città, e 143 furono le vittime civili di Monfalcone durante quel conflitto. Il peggiore bombardamento che segnò il maggior numero di vittime fu certamente quella  avvenuta il12 aprile del 1944. Le altre date che riportano vittime in relazione ai bombardamenti sono il 20 aprile del '44, 21 aprile del 1944, 1° maggio del '44, 25 maggio 1944, 4 marzo 1945, 5 marzo 1945, 16 marzo 1945,17 marzo 1945. Insomma, il Regno d'Italia, a Monfalcone, portò solo distruzione.

mb


fonte foto internet
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