Anche le cose hanno un loro nome. I nomi servono a plasmare l'identità delle cose, dei luoghi, un nome è espressione di una storia e quando si ha a che fare soprattutto con la storia del '900, dove con la dialettica dell'ambiguità si può mascherare una realtà innegabile e che per ragioni di comodo non si vuol evidenziare, si rischia solo di fare della confuzione. Fatto notorio è che la Piramide fascista eretta in onore dei caduti mandati da Mussolini a sostenere l'altro dittatore, Franco, dopo un periodo di declino, non verrà demolita. Nulla da obiettare su ciò. Alcune espressioni monumentali è bene salvaguardarle, soprattutto per non dimenticare. Poi, però bisogna capire cosa si vuole ricordare e cosa non si deve dimenticare. La Piramide in questione è impropriamente nota come la Piramide degli italiani, sorta a Puerto del Escudo, nella provincia di Burgos, è dedicata ai camerati che persero la vita in quella feroce battaglia, Questo il comunicato dell'Agosto 1937 del Comando rosso di Santander trasmesso dopo la sconfitta: « Alle quote intermedie del Puerto dell'Escudo abbiamo
dovuto lottare corpo a corpo. I vincitori si chiamano « Fiamme Nere ». Furono centinaia i legionari di Mussolini che persero la vita in quello scontro. Va ricordato che Mussolini inviò in Spagna
il Corpo Truppe Volontarie (
C.T.V.), in precedenza
Missione Militare Italiana in Spagna (
M.M.I.S.), composto in gran parte da volontari del Regio Esercito e della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, che operarono chiaramente a supporto del fascista Francisco Franco e delle forze spagnole nazionaliste durante la guerra civile spagnola. I camerati che operavano in Spagna venivano chiamati come i legionari. Quell'edificio fu realizzato nel 1937 ed i lavori furono seguiti dal cappellano Pietro Bergamini di Varzi, noto cappellano della 2ª Divisione CC.NN. “Fiamme Nere”.Una Piramide che riporta la classica M ad elogiare Mussolini, anche se alcune rivisitazioni tendono a negare che la M sia un omaggio al dittatore fascista che sostenne Franco, mausoleo al cui interno vi sono le classiche scritte "presente", immancabili nella retorica fascista. Insomma, chiamarla Piramide degli italiani è storicamente scorretto, poiché le vittime furono legionari di Mussolini, d'altronde sotto la M di Mussolini vi era proprio la scritta "ai caduti legionari", come si può vedere in una
foto nel giorno dell”inaugurazione”, avvenuta il 1939, con la partecipazione di Ciano. Quindi, impariamo a chiamare le cose con i loro nomi.
Quindi,
impariamo a chiamare le cose con i loro nomi anche per evitare infelici
rivisitazioni storiche, poiché quella Piramide sicuramente non
rappresenta una storia di cui andare fieri nella memoria del nostro
Paese e non può rappresentare sicuramente gli italiani, ma solo i
legionari di Mussolini che persero lì la vita a sostegno di Franco.
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