Anno 2024, Monfalcone. Città che va in controtendenza rispetto al resto del FVG dove vi è un calo demografico devastante, con tutti i riflessi che vi saranno, dalla chiusura di servizi pubblici, alla perdita di posti di lavoro, ad avere città desertificate. D'altronde di assaggi ve ne sono, basta farsi un salto a Gorizia per vedere cosa significa desertificazione. Monfalcone, invece, va verso tutt'altra direzione per i motivi che oramai anche le pietre conoscono. Grazie alle politiche sul lavoro di Fincantieri, Monfalcone ha praticamente dieci mila cittadini di nazionalità straniera. A Monfalcone servirebbero investimenti eccezionali, sostenuti dalle Istituzioni, a sostegno dell'istruzione, a sostegno dei corsi per l'italiano, per la cittadinanza attiva, che non possono continuare ad essere sulle spalle prevalentemente di poche associazioni e dunque sul volontariato. Però va detto che Monfalcone, in relazione a visioni politiche diametralmente opposte ed ideologie incompatibili tra di loro, si è arrivati a vivere una situazione che non ha precedenti nella storia repubblicana monfalconese. Un sindaco sotto scorta ed una comunità intera, quella musulmana, prevalentemente bengalese, in rivolta. Ora, di sindaci sotto scorta in Italia ve ne sono tanti, purtroppo, si va da chi ha ricevuto minacce dalle mafie, a chi ha deciso di abbattere degli alberi, come accaduto a Martellago, per arrivare a Monfalcone dove reazionari islamisti hanno minacciato il massimo rappresentante cittadino eletto democraticamente. Cosa gravissima, soprattutto in uno Stato come il nostro che si professa laico e democratico. Ognuno ha la propria visione delle cose, ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino. Ma arrivati ad un certo punto è bene che tutti facciano un passo indietro per il benestare della comunità e la pacificazione sociale. Questo deve essere l'interesse supremo da perseguire. Il Questore di Gorizia ha invitato tutti ad abbassare i toni, ed ha ragione sacrosanta da vendere, perchè la situazione oramai sembra aver intrapreso una strada senza via di uscita fino a quando una delle parti non cambierà direzione. Tutti devono fare un passo indietro, nessuno pretende una riconciliazione, questa ad oggi è fantascienza. Bisogna però stare attenti a non diventare tifosi, anche se a dirla tutta, a Monfalcone, la guerra di noialtri tra Guelfi e Ghibellini è oramai scoppiata da tempo.
mb
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