Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Finalmente si stanno mettendo i puntini sulle I su Trieste Airport/Ronchi

Da anni dedico attenzione alla questione del nome del nostro scalo aeroportuale, che, non bisogna dimenticare, nel 2016,  con il processo di privatizzazione, ha acquisito il nome di Trieste Airport Friuli Venezia Giulia. Mentre continuerà a rimanere intitolato a Brazzà, nato a Roma nel 1852 e morto a Dakar nel 1905. Appartenente a famiglia aristocratica, originaria del Friuli,  prese anche la cittadinanza francese, divenne ufficiale della Marina di Francia, fu esploratore ma nell'ambito del colonialismo operando per l'interesse francese. Da tempo si è posta la questione del nome del nostro aeroporto in relazione al fatto che veniva identificato come scalo triestino, ignorando totalmente la località che ospita l'aeroporto, che vede decollare e atterrare gli aerei sopra le proprie teste. Ronchi. Finalmente qualcosa si è mosso, e come successo in tutti gli scali di questo mondo, anche Ronchi potrà essere abbinato al nome dello scalo Trieste Airport. Giustizia è fatta. Un primo puntino sulle I. Stesso discorso per la questione della fermata dei treni, che finalmente verrà trasformata in stazione dei treni, con gli interventi strutturali richiesti, mentre rimane ancora parzialmente irrisolta la questione dei parcheggi. Un varco è stato aperto per incentivarne l'utilizzo gratuito a certe condizioni, ma non siamo ancora arrivati alla situazione di Monfalcone, dove hai un piazzale liberamente fruibile dai viaggiatori senza dover stare lì a controllare il tempo. E qui si pone una questione che interessa chi deve accompagnare i passeggeri all'aeroporto o aspettarne l'arrivo. Una sosta di pochissimi minuti all'interno del parcheggio aeroportuale innanzi allo scalo, comporta, come tutti ben sappiamo, che le persone devono aspettare in macchina fuori dall'aeroporto, mettendosi in fila, sulla strada principale. Questa è una cosa che può essere risolta in modo semplice. Visto che vi è un'area di parcheggi proprio adiacente allo scalo completamente vuota. Basta ampliare la fascia di sosta gratuita almeno di trenta minuti, per evitare che le persone siano costrette ad aspettare fuori in macchina sulla strada pubblica, a rischio anche della sicurezza stradale. Incrementano i voli da Trieste Airport/Ronchi, ottima notizia, finalmente,  ma è auspicabile che anche il collegamento ciclo pedonale con il centro di Ronchi venga rivisto. Oggi è in condizioni a dir poco fatiscente e pericoloso anche per la sicurezza dei cittadini. Eppure tanti cittadini si recano a piedi da Ronchi allo scalo, ma anche alla fermata dei treni aeroportuale, dovendo percorrere marciapiedi scassati, una stradina laterale totalmente al buio in orario serale, e attraversare una rotatoria pericolosissima, e poi ancora un tratto di strada degradato che conduce allo scalo. Una convergenza tra Comune, Regione ed aeroporto, potrebbe finalmente aiutare a risolvere anche questo problema. Altro puntino sulle I, sarebbe bello se la passerella che congiunge l'aeroporto con il treno, avesse una intitolazione e dedicata ad un nostro cittadino corregionale. Mi piacerebbe che quel piccolo ponte fosse intitolato a Giulio Regeni,  cittadino del mondo, che amava il nostro FVG e amava viaggiare. Un ponte per.

mb


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