Non c'è due senza tre...la nuova commissione d'inchiesta sull'operazione Moro

Immagine
  Sei film, decine e decine di libri, due commissioni d’inchiesta parlamentare e ora ne arriverà una terza, pare, per cercare di far luce per quanto possibile su tutte quelle zone oscure che connotano l’affare di Stato Moro. Perché alla fine dei conti è di questo che si tratta e stiamo parlando. Le narrazioni, i racconti che si sono susseguiti negli anni hanno falsato, a livello di immaginario collettivo, la realtà. Oramai lo hanno capito anche coloro che hanno gli occhi coperti dal miglior prosciutto DOP che non hanno fatto tutto da soli, i fantomatici rivoluzionari brigatisti e che nell’operazione Moro sono state coinvolte una pluralità di soggettività, che avranno abbracciato tanto organizzazioni criminali che eversive che connesse anche agli apparati di sicurezza di uno o più Stati. Da GLADIO a quant’altro, ma un conto è muoversi nella melma del vago, un conto quanto più indizi costituiscono una prova. Il memoriale brigatista è stato un capolavoro politico e

Redipuglia e la storia di quel nome del re che non c'è...




Dedicare un nome di una località ad un re che non c'è potrebbe essere un primato veramente notevole. Non siamo nel mondo delle favole, non siamo nel mondo di Peter Pan, con la sua isola che non c'è. Siamo in Italia, tra il Carso ed il fiume Isonzo e l'Adriatico. Siamo a Redipuglia, località appartenente a quella che un tempo fu Fogliano di Monfalcone, poi diventata sotto il fascismo Fogliano Redipuglia. Il nome Fogliano Redipuglia ha avuto origine in relazione alla domanda del podestà, di Fogliano di Monfalcone, in  quel tempo in provincia di Trieste, con la quale si chiedeva al re Vittorio Emanuele ed a Mussolini in esecuzione della deliberazione 27 ottobre 1938-XVI, l'autorizzazione a modificare la denominazione del comune in Fogliano Redipuglia. Dopo il parere favorevole espresso dal Rettorato della provincia di Trieste,  del 25 novembre 1938, su proposta di Mussolini, con regio decreto del 9 maggio 1939, n. 886 si sancì: "Il comune di Fogliano di Monfalcone, in provincia di Trieste, e' autorizzato a modificare la propria denominazione in «Fogliano Redipuglia». Certo, effettivamente non si parla di un re, ma di un nome singolare, e non a caso molti cadono nell'errore di pensare che si tratti di una località dedicata al re di Puglia, ma così non è, anche perchè come ben sappiamo non esiste alcun re di Puglia.  Stesso fraintendimento spesso cade con la confinante Ronchi dei Legionari, molti pensano che si tratti di una denominazione per la presenza dei legionari romani e non una di denominazione voluta dal fascismo per omaggiare l'occupazione di Fiume, città appartenente oggi alla Croazia. Il nome originario di Redipuglia come è ben noto era ed è Sredipolje. In dialetto pare fosse chiamata Redipuia, e da qui probabilmente negli anni si è arrivata a Redipuglia, nome però che già veniva utilizzato ad esempio nelle cartine di metà 1800 dell'Impero Austroungarico. 


Anche articoli del Piccolo del 1883, uno dei più datati è quello del il 1 novembre del 1883, citavano l'esistenza di Redipuglia come tale. Nome che ritroveremo anche nell'ultimo grande censimento austriaco dove questa località contava circa 400 abitanti. Località diventata nota nel 1938 con l'inaugurazione da parte di Mussolini, dopo aver proclamato le Leggi Razziali a Trieste, dell'immenso sacrario militare, e da qui poi è scaturita la volontà di mutare il nome da Fogliano di Monfalcone a Fogliano Redipuglia. Da ricordare che qui vi è la presenza del cimitero austroungarico, meno noto ai più, ma di importanza storica unica.

mb


G
M
T
Y
La funzione vocale è limitata a 200 caratteri

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot