La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Per i prossimi tre anni in FVG si limita l'insegnamento curricolare del friulano solo all'infanzia e primaria


Regione a statuto speciale, grazie al plurilinguismo, ma questo plurilinguismo deve soccombere ai conti. Una delle regioni più ricche del nord est non ha le risorse finanziare per garantire l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole secondario di primo grado. La Regione del FVG ha deliberato che  per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, l’insegnamento curriculare della lingua friulana è limitato alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie situate nei Comuni previsti dalla legge nel territorio di insediamento del gruppo linguistico friulano delimitato ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 15/1996. Mentre  le iniziative di insegnamento della lingua friulana proposte dalle scuole secondarie di primo grado per gli anni scolastici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024 sono sostenute nell’ambito del Piano triennale di interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie della Regione di cui all’articolo 33 della legge regionale 13/2018. Si continua anche per i prossimi tre anni a limitare l'insegnamento curricolare della lingua friulana solo alla scuola dell'infanzia e primaria. La possibilità viene conferita dall’articolo 15, comma 1, della citata legge regionale 29/2007, ai sensi del quale la Regione provvede al trasferimento di finanziamenti alle istituzioni scolastiche sulla base del numero di ore d’insegnamento e di uso curricolare della lingua friulana programmate e comunicate dall’Ufficio scolastico regionale.Il successivo comma 1 bis, in base al quale, qualora si manifesti una insufficienza delle risorse finanziarie disponibili, la Giunta regionale può limitare l’insegnamento curricolare della lingua friulana alle sole scuole dell’infanzia e primarie. Va ricordato che l’insegnamento della lingua friulana è previsto  espressamente dall’art. 4 della legge statale 482/99.
C'è sicuramente da riflettere in una regione dove l'autonomia pare andare con il passo del gambero.
 
mb

 

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