A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

Al grido di Viva l'Italia nel 2017 nascerà il Partito della Nazione, un disastro sinistro annunciato

Dalle lacrime della Serracchiani al pugno duro del neo mnistro agli interni, che ha recepito in gran parte le richieste del braccio destro di Renzi, il passo è breve. In politica tutti hanno il diritto di piangere. Ma quando le lacrime diventano un caso politico, qualcosa non torna. In Friuli Venezia Giulia il braccio destro di Renzi ha preso uno cazzotto, politicamente parlando, dietro l'altro. Da Trieste a Monfalcone a Pordenone, al referendum sulla fusione tra Ronchi e Monfalcone. Tanto, che ad un certo punto, la situazione era così tesa che era meglio non invitarla a certe e date iniziative il Presidente del FVG e braccio destro di Renzi, perchè la sua presenza sarebbe stata controproducente. Poi, ad un certo punto della vita, si piange. Ci può stare. Anche il diavolo può piangere, e non si capisce perchè non possa o non debba piangere anche una delle tante donne presenti in politica. Se fosse finito tutto lì, nulla da dire. Tanta dignità. Ma aver dovuto ribadire il senso di quelle lacrime ha acceso qualche lampadina di allarme. Perché continuare ad insistere su quelle lacrime? Passano i giorni. Ed arriva una letterina da parte del braccio destro di Renzi a Minniti. Insomma, per farla breve, pugno duro sull'immigrazione "irregolare". E detta da chi ha cercato di difendere il principio dell'accoglienza diffusa, idealmente bella, nella realtà inefficace perchè non applicata a causa del comportamento di alcuni Comuni, è un qualcosa da non sottovalutare. Esiste un solo filo sulla questione dei migranti da PD ai 5stelle alla destra estrema, intervenire a casa loro, respingere o rimpatriare gli irregolari.  E già qui i semi del partito della nazione hanno prodotto i loro aspri frutti. Ed ora ritornano anche i CIE. Insomma si ripropone la solita fallimentare litania, che esiste dai tempi del fascismo, che ha legittimato il colonialismo, che è frutto del colonialismo e che non ha mai portato a nulla di buono salvo per gli sfruttatori. E chi pagherà il prezzo di questo disprezzo umano, quando in Italia non esiste alcuna emergenza immigrazione, ma solo una grande incapacità di gestione, e bolla mediatica costruita ad hoc, sarà la povera gente. Sarebbe bello vedere questo pugno duro verso i veri criminali della nostra società, gli autoctoni, il vero cancro dell'Italia. Politici corrotti, mafiosi, camorristi, 'ndranghetisti. Ma lì non si può, perchè non tanto per una questione di palle, di coraggio, ma perchè non si può. I motivi? Sono tanti, ma proprio tanti. Invece, per accontentare il popolino, basta poco. Alzare la voce, proporre ciò che è stato bocciato in tutte le sedi di giustizia internazionale, prendersela con i poveracci, che vengono sfruttati dal capitale selvaggio, in forme di neo-schiavismo.  Ma questo è un fattore che non interessa. Quello che interessa è rincorrere la destra, fare politiche di destra, di facciata, e trascinare definitivamente a picco la sinistra, per la nascita, nel 2017, del PN, partito della nazione. Le condizioni ci sono tutte. Gli uomini e le donne anche.  Ed il simbolo efficace di questa nascita io lo vedo dalle lacrime della Serracchiani al ritorno dei CIE.

Marco Barone

Commenti

  1. e se la signora in questione fosse una 'portasfiga' ???????

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