Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Come voteranno i candidati a Sindaco a Ronchi e Monfalcone al referendum sulla riforma costituzionale?



Il Comune di Napoli ha fatto scuola di democrazia. Con la delibera del 3 maggio 2016 ha affermato in modo inequivocabile che «L’amministrazione comunale intende sensibilizzare l’opinione pubblica in vista della scadenza referendaria in favore delle ragioni del no, esprimendo un fortissimo allarme per la deriva autoritaria introdotta dalla legge costituzionale in questione, la quale stravolge l’impianto democratico voluto dai costituenti». E ancora: «La stabilità del governo non può produrre un’alterazione così profonda del principio di rappresentanza democratica sul quale si fonda l’intera architettura dell’ordinamento costituzionale vigente». Questo è un tasto delicatissimo, che riguarda l'assetto fondamentale della nostra Carta e che avrà delle chiari ripercussioni anche nella vita dei nostri Comuni, già duramente colpiti nella loro autonomia ed espressione democratica con il sistema fuorviante delle UTI.
Certo, è vero che nulla è eterno, che tutto è riformabile, ma non così come è avvenuto e soprattutto senza che l'attuale Governo italiano e Parlamento abbiano avuto alcun mandato specifico per provvedere in tal senso. 
Si è registrato un vero e proprio sinistro colpo di mano antidemocratico. Ognuno può avere le proprie legittime opinioni sul testo della riforma costituzionale "riscritto" in modo incomprensibile dal nostro legislatore. Ma quanti realmente hanno letto il testo? E' più che evidente che il dibattito sarà orientato su alcune parole d'ordine, snellimento, rapidità, e decisionismo. E pare che nel nome di questa riforma ogni cosa sia possibile, ogni miracolo realizzabile. E' importante conoscere il parere dei candidati a Sindaco nella tornata del 23 ottobre sia a Ronchi che a Monfalcone sul punto. Come voteranno? A favore o contro? Non possono esistere dei ni, ma soli sì o no. Sarebbe auspicabile che quanto fatto in modo apprezzabile dal Comune di Napoli possa trovare affermazione anche nel Comune di Ronchi e Monfalcone, così come è importante che anche gli altri Comuni d'Italia ed ovviamente della nostra regione possano prendere una chiara posizione in materia.
 

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