La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Euro2016: ma la prima partita che l'Italia perderà, cosa si dirà?


Questi europei 2016 ,nella Francia travolta da sacrosante proteste sociali, in pressione per il terrorismo, sta accadendo di tutto. Nazionalismi che si scontrano con le peggiori nefandezze che riescono ad esprimere attraverso gli estremismi di alcune tifoserie, aria di guerra fredda, che si scaglia solo contro la Russia, come se le tifoserie coinvolte non fossero anche quelle di altri paesi, incluse quelli francesi. Ma la Francia, ad esempio, non può essere sanzionata, ha già pagato un prezzo caro, purtroppo, e pare evidente che questo Europeo lo vincerà, salvo risultati sportivi diversi, la Francia, perché è la Francia che deve vincerlo e nessuno oserà dire nulla. Europei dove tutto pare possibile, e nello stesso tempo ove tutto pare essere già scritto. Ma la cosa che ha colpito di più in questi giorni è l'assoluta ipocrisia che è maturata in Italia.
In Italia si è veramente ai limiti del ridicolo. E' bastata un vittoria contro il più quotato Belgio per pompare all'ennesima potenza la nazionale di calcio italiana. Fino al giorno prima sembravano delle schiappe, ora degli eroi addirittura dati per favoriti per la vittoria finale. Ma chi capisce di calcio, ed ha visto la partita contro il Belgio, avrà notato che l'Italia, a dire il vero, non è che abbia fatto poi una grande partita, anzi, specialmente nel primo tempo un mezzo disastro. E se ha fatto risultato è perché è il Belgio che non è riuscito ad esprimersi come doveva, per suo demerito. Ma a parte le questioni tecniche, quello che trovo veramente insopportabile, che trovo a dir poco nauseante, è l'assoluta ipocrisia dei media tutti. Si arriverà a dire che la nazionale di calcio italiana è come il Leicester in questo europeo. Ma alla prima sconfitta, che riporterà tutti con i piedi per terra, cosa si dirà? E' facile intuirlo. Il punto è che il calcio è la vetrina di questo Paese, un Paese che vive nel più totale disastro sociale ed economico, ma basta che qualcuno ti dica che va tutto bene, magari per un risultato imprevisto, e pare di essere nel Paese migliore del mondo, ma quando poi la realtà ti sbatterà la porta in faccia saranno dolori. Le illusioni non ci aiutano a diventare un Paese migliore, ma servono solo a mascherare le proprie debolezze, e sconfitte.

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