Il Comune di Ronchi "adotti" la tomba storica della famiglia Fontanot e le tombe storiche a rischio oblio del cimitero

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Il territorio ronchese durante le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale ha pagato dazio pesantemente soprattutto per il contributo dato da diverse famiglie nella lotta di liberazione. Decine di famiglie hanno visto spezzato il proprio legame, non hanno potuto veder crescere i propri figli, fratelli, sorelle perchè la guerra non conosce pietà alcuna. Tra le famiglie che maggiormente hanno lasciato il segno nella storia non solo locale ma anche internazionale c'è sicuramente quella dei Fontanot. Su cui sono stati scritti diversi libri, realizzati documentari e intitolate vie in diverse località. Eppure al cimitero di Ronchi non si può restare indifferenti allo stato attuale in cui si trova la tomba dei Fontanot. Scritte purtroppo totalmente illeggibili e alcuni segni di cedimento della struttura tombale. In quella tomba, si riportano i nomi di Fontanot Regina, Fonanot Licio, Fontanot Giovanni, Fontanot Maria, Fontanot Enea, Fontanot Armido, Fontanot Vinicio e Fontanot ed ...

9 maggio giorno della vittoria dopo più di cinque anni di guerra in Europa



Il 9 maggio si parla giustamente della tremenda morte del grande, immenso, Peppino Impastato, del barbaro omicidio di Moro, ancora in cerca di verità. Ma il 9 maggio è anche il giorno della vittoria per l'Europa Orientale, che segue la capitolazione formale della Germania nazista come dichiarata nella sera di quel fatidico 8 maggio. L'Europa ha praticamente rimosso dalla propria memoria collettiva la data fatidica del giorno 8 maggio, e figuriamoci il 9 maggio che in Russia ed in diversi Paesi dell'Est è conosciuto come il giorno della grande guerra patriottica. Il tutto in un contesto storico grave, dove l'Europa è sotto attacco, dove i fronti saranno europeisti ed anti-europeisti, nazionalisti anti-nazionalisti, e nel bel mezzo di tutto ciò filo-Russi e filo-Americani. 
L'Europa è contesa, l'Europa è a pezzi, l'Europa dimentica la propria storia, nel nome del progresso avanza il peggior regresso, quello che ha rispolverato dalle cantine buie sentimenti di odio, politiche da ring, da rissa, da pancia, neofasciste e neo-naziste, sotto la becera formula del fascismo del terzo millennio, del nazionalismo del terzo millennio, spacciato per patriottismo, quando in realtà ciò è incompatibile con il patriottismo. 
Si dice che senza memoria non ci può essere futuro. Oggi si è senza memoria ed il futuro che si prospetta è catastrofico. Forse un giorno si dovrà scegliere da che parte stare, forse un giorno non sarà più pensabile decidere di non prendere posizione astenendosi, rimanendo nel mezzo. Forse quel giorno è sempre più vicino. Il 9 maggio è il giorno del riscatto e della sconfitta del nazismo e del nazifascismo, e della fine della secondo conflitto mondiale in Europa dopo cinque anni, otto mesi di tremenda guerra.
Marco Barone 


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