Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

9 maggio giorno della vittoria dopo più di cinque anni di guerra in Europa



Il 9 maggio si parla giustamente della tremenda morte del grande, immenso, Peppino Impastato, del barbaro omicidio di Moro, ancora in cerca di verità. Ma il 9 maggio è anche il giorno della vittoria per l'Europa Orientale, che segue la capitolazione formale della Germania nazista come dichiarata nella sera di quel fatidico 8 maggio. L'Europa ha praticamente rimosso dalla propria memoria collettiva la data fatidica del giorno 8 maggio, e figuriamoci il 9 maggio che in Russia ed in diversi Paesi dell'Est è conosciuto come il giorno della grande guerra patriottica. Il tutto in un contesto storico grave, dove l'Europa è sotto attacco, dove i fronti saranno europeisti ed anti-europeisti, nazionalisti anti-nazionalisti, e nel bel mezzo di tutto ciò filo-Russi e filo-Americani. 
L'Europa è contesa, l'Europa è a pezzi, l'Europa dimentica la propria storia, nel nome del progresso avanza il peggior regresso, quello che ha rispolverato dalle cantine buie sentimenti di odio, politiche da ring, da rissa, da pancia, neofasciste e neo-naziste, sotto la becera formula del fascismo del terzo millennio, del nazionalismo del terzo millennio, spacciato per patriottismo, quando in realtà ciò è incompatibile con il patriottismo. 
Si dice che senza memoria non ci può essere futuro. Oggi si è senza memoria ed il futuro che si prospetta è catastrofico. Forse un giorno si dovrà scegliere da che parte stare, forse un giorno non sarà più pensabile decidere di non prendere posizione astenendosi, rimanendo nel mezzo. Forse quel giorno è sempre più vicino. Il 9 maggio è il giorno del riscatto e della sconfitta del nazismo e del nazifascismo, e della fine della secondo conflitto mondiale in Europa dopo cinque anni, otto mesi di tremenda guerra.
Marco Barone 


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