Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Trovate carte eccezionali: spariti asini e bovini e pecore tra il '44 e '45 tra Manzano e Premariacco


Scomparsi. Ma è facile immaginare la fine che possano aver fatto. Mangiati, se non divorati, dai "banditi" come venivano chiamati i partigiani dai nazisti e fascisti e collaborazionisti. Se non anche delinquenti. Si tratta di carte eccezionali incomprensibilmente rimaste nascoste ed ora venute a galla. 
Ed è arrivato il momento di pretendere la verità. Per ragioni di privacy, vista la delicatezza della questione, si è omesso il nome delle povere vittime, contadini ed agricoltori interessati da questa tremenda vicenda. Cosa dicono alcune di queste carte? Che nella frazione del Comune di Premariacco tre "banditi armati" asportarono ai contadini due capi bovini". Ed addirittura venne rilasciata una ricevuta, o meglio vennero rilasciati due buoni intestati " Battaglione partigiani Mazzini". Ma sempre in quella zona venivano anche asportati " quattro muli".



Ma non è stato l'unico caso di scomparsa di poveri bovini e muli. Nelle parti di S. Giovanni al Natisone veniva "asportato un bovino". Ed anche in questo caso rilasciata ricevuta. Mentre nella zona di Ipplis, sparivano, ad esempio, due quintali di farina e veniva rilasciata ricevuta in lingua rigorosamente slovena. 

Sempre nella zona di Premariacco sparivano 5 bovini, una pecora e 15 quintali di cereali, vino. I ribelli armati, come dice l'importantissima nota informativa, inspiegabilmente rimasta nascosta per anni, si dirigevano poi verso la zona di Gorizia.

Ma anche dalle parti di San Lorenzo di Aquileia, sempre per mano di ribelli ed armati, sparivano due capi di bovini. 
Che fine hanno fatto questi bovini ecc? Esiste l'elenco di bovini, pecore e muli "asportati"?

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