C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

SvegliatiItalia: si deve avere il coraggio di osare, i diritti LGBT vanno imposti


Su circa 200 Stati, sono poco più di una ventina quelli che riconoscono il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso nel mondo. In Europa, nella cartina riportata, si può ben vedere la situazione attuale in materia di diritti LGBT. L'Italia ha il colore grigio. Nessun riconoscimento di diritti. Niente. Il Nulla. Grigia e cupa Italia. Si deve avere il coraggio e la forza di osare. Non si può continuare a rimanere ostaggi di sondaggi pilotati che non rappresentano i diritti, o di lobby religiose che vorrebbero il nostro Paese fermo al giorno della nascita di Cristo. Perché se questo deve essere il modo di governare, in Italia ci sarebbe ancora il fascismo. D'altronde non si può dimenticare che il simbolo della conciliazione tra Chiesa, Vaticano e Fascismo è stato l'aver ricollocato il crocifisso nelle scuole pubbliche, o meglio in alcune scuole, quello di ordine e grado inferiori. Atti amministrativi del ventennio che sono stati estesi, in modo illegittimo, senza alcun tipo di atto e fonte normativa anche alle scuole secondarie di secondo grado. Arredo scolastico, in modo illegittimo collocato nelle scuole e se viene rimosso, rischi una pesante sanzione. Siamo nel terzo millennio. Siamo in un nuovo secolo. Si deve svoltare radicalmente pagina. Si dice e scrive che i diritti non sono negoziabili. Falso. Perché il così detto ddl Cirinnà, è frutto di un pessimo compromesso, di una pessima mediazione, è frutto di una negoziazione dei diritti. Nel Paese dove deve regnare la logica del sempre meglio che niente, si deve avere il coraggio e la forza di andare oltre ogni vincolo e legame pretestuoso che ha lo scopo di continuare a disconoscere diritti e fomentare discriminazioni e razzismi. Si è stati uccisi per l'omofobia, ci si è uccisi per l'omofobia, si continuano a subire violenze per l'omofobia. E questo è quello che nel giorno dello svegliati Italia si deve ricordare.  Se questo Paese si vuole svegliare, svegliare per cambiare, deve avere la forza di osare e di rifiutare compromessi in materia di diritti civili. Siamo il Paese della culla del diritto si è detto e scritto. Ad oggi è il Paese cupo e grigio dei diritti negati.

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