Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

La sfilata dei carri di Monfalcone, uno spritz di allegria con tanto bilinguismo

Qualche schiaffetto di borino, buon profumo di vino per le vie di Monfalcone, coriandoli, allegria, sorrisi e follia, ed una sfilata di quasi due ore regala un carnevale divertente ed anche sorprendente in modo positivo, per chi non lo conosce, perché tanti carri allegorici hanno fatto del bilinguismo una cosa seria,e non uno scherzo di carnevale od una fuggente allegoria, quella che molte città nostrane che si vantano di essere esempio di multiculturalismo e centro d'imputazione universale dell'Europa che più non esiste, riconoscono solo con mille bla bla ma non con serietà. Ed insomma anche il carnevale può essere una sana lezione di civiltà, malgrado quel qualcuno che anche a Monfalcone saltellando tra fiamme ardenti ordine, disciplina e schizofrenia massima, vorrebbe il falco portar via e rinchiudere in qualche cella sperduta di una torretta reazionaria chi 100% monfalconese non è, ma che per qualche gioco del destino vive a Monfalcone, o che magari passerà ora il suo tempo a fotografare quanti singoli coriandoli non sono stati raccolti. E dunque sia, viva il carnevale di Monfalcone nel nome del multiculturalismo oltre ogni confine. Ed ora qualche foto della sfilata di questo 17 febbraio 2015:






























































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