Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Se il Sindaco di Ronchi con la fascia tricolore partecipa alla celebrazione dell'impresa di Fiume

Nel sito della Lega Nazionale, si legge che, “Elda Sorci, annuncia la cerimonia che, come ormai tradizione, ricorderà il 95.mo anniversario dell’Impresa di Fiume di Gabriele D’Annunzio e dei suoi Legionari, e che si terrà venerdì 12 settembre 2014 alle ore 18.00,alla stele che a San Polo di Monfalcone ricorda la storica data”. In tale data, a Ronchi, nonostante tutto ed il tutto, in piazza dell'Unità, innanzi al monumento alla Resistenza,  dopo decenni, si è ritornati a contestare tale evento, la sua esaltazione, la sua celebrazione, perché, quella marcia, viene reputata militarista ed antesignana del fascismo e si auspicava una presa di distanza da parte delle istituzioni da quella marcia di occupazione e da ogni iniziativa finalizzata alla sua esaltazione. D'altronde anche l'ex Senatore Bacicchi, durante la presentazione del suo libroRiflessi di una Grande Guerra,patrocinato dall'ANPI, ha ricordato che "l'impresa fiumana di D'Annunzio e dei suoi Legionari fu un nocivo attacco a un debole regime liberaldemocratico e una marcia lungo una strada che portò non solo alla periferica Fiume ma fu propedeutica a quella fascista su Roma" e che "i valori, che giustamente onorano il gonfalone di Ronchi e la storia della sua gente, non si possono confondere con la storia politica di D'Annunzio e dei suoi Legionari che tali valori contrastano".

Su questa impresa, sul caso Ronchi dei Legionari e Ronchi dei Partigiani si rinvia a questo post ed ai commenti come linkati, rintracciabile in rete Da Ronchi «dei Legionari» a Ronchi dei Partigiani. Di cos’è il nome un nome?  nel sito del collettivo Wu Ming, che comunque sarà presto disponibile, in versione cartacea. Ora il Monumento a D'Annunzio,ai legionari, in ricordo dell'Impera di Fiume, impresa nel senso di marcia militare, ove tra olio di ricino, manganelli,violenze e razzismi,tra croati definiti come schiaveria barbarica, scimmie e mandrie di porci, realizzato durante il mandato di un Sindaco di Monfalcone aderente a Gladio, su un terreno privato concesso da coniugi triestini per lire una, progettato nella sua parte finale da un architetto risultante essere tra i fondatori del Sindacato Fascista degli Architetti, non è stato voluto sul territorio del Comune di Ronchi per i seguenti motivi: Autorizzazione occupazione area per erezione monumento a Gabriele D'Annunzio”, Comune di Ronchi dei legionari – Provincia di Gorizia, Deliberazione del Consiglio comunale n. 36, Prot. N. 4992 del 12 luglio 1960 (...) “che tale impresa sul piano storico come oramai riconosciuto da tutta la storiografia non china ad interessi di parte, anticipa sul piano politico, ideale nonché organizzativo il movimento fascista (esaltazione nazionalista,violenza armata ecc) tenuto che nel momento presente, e la cerimonia che lo inaugurerebbe si risolverebbe di quei precedenti e costituirebbe indubbiamente cattivo contributo ad una serena interpretazione storica della quale più che mai si deve sentire la responsabilità di fronte alle nuove generazioni in vista della impegnativa edificazione di rapporti politici basati sul rispetto reciproco e sulla specifica collaborazione internazionale secondo la lettura e lo spirito della Costituzione, tenuto altresì conto delle tradizioni popolari ed antifasciste della popolazione di Ronchi, mentre si rammarica che gruppi politici ed organizzazioni di massa che dicono di ispirarsi ai valori della Costituzione e dell'antifascismo non scindono le proprie responsabilità dall'iniziativa in corso", nega l'autorizzazione a realizzare il monumento ai legionari ed a D'Annunzio, in ricordo dell'Occupazione di Fiume sul proprio territorio.  Cosa è cambiato, cosa è mutato nel corso del tempo? Specialmente oggi che la Croazia è in Europa? Come poter celebrare l'occupazione di una città appartenente ad uno Stato diverso? Eppure in una della facciate del Comune di Ronchi si potrà leggere la data del 1919, quando quella marcia partì da Ronchi, senza l'adesione di nessun cittadino di Ronchi, che altro non fu che una base temporanea per qualche ora, e che vide mutato il proprio nome da Ronchi di Monfalcone in dei Legionari, come deliberato dal consiglio comunale fascista subito dopo pochi giorni il suo insediamento, e come decretato dal governo fascista nel 1925, dopo il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini, revocata grazie alle  battaglie antifasciste solo in questo 2014, ed in pieno periodo di affermazione delle leggi fascistissime. E la data del 1924, quando, sotto il governo fascista si realizzò l'annessione di Fiume all'Italia.
Ora, un Sindaco, quando indossa la fascia tricolore, rappresenta tutta la comunità. La circolare 4 novembre 1998, n. 5/98. Fascia tricolore del Ministero dell'Interno, a tal proposito, ricorda: “L'alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco impone, pertanto, un uso corretto e conveniente della fascia tricolore nell'avvertita consapevolezza della dignità e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realtà dello Stato come elemento di unità giuridica, nel cui ambito ogni cittadino è tenuto a partecipare al mantenimento dei valori che lo caratterizzano e lo fondano. Viene attribuito ad un elemento simbolico una specifica funzione che è distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e che, nel contempo, sottolinea l'impegno che il sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale”. A quale titolo il Sindaco di Ronchi, lista di appartenenza Partito Democratico, è andato con la fascia tricolore alla celebrazione della marcia di occupazione di Fiume?
foto da reggenza del Carnaro,Sindaco di Ronchi con fascia tricolore



 In nome e per conto di chi?  Vi è stato un dibattito in consiglio comunale? Una sorta di mandato? Si coglie l'occasione, visto quanto già scritto, di sollecitare un dibattito, tra le altre cose, per chiedere l'oscuramento del manufatto come situato nel territorio del comune di Monfalcone, che risulterebbe essere allacciato all'impianto elettrico del Comune di Ronchi. Luigi Bon, consigliere comunale eletto nelle liste di Federazione della Sinistra Rifondazione Comunisti Italiani al Comune di Ronchi ricorda che: “nel 2010 veniva richiesto da parte di chi celebra la marcia su Fiume di allacciare l’impianto di illuminazione del monumento alla rete. Nel marzo del 2011 la Giunta Comunale di Ronchi approvava all'unanimità l’istruttoria per l’allacciamento”. Chi paga e chi ha pagato i costi di quell'impianto di illuminazione? E' stata informata di ciò la comunità di Ronchi che non ha voluto sul proprio territorio quel monumento? Per concludere, mi hanno informato, alcuni testimoni, che durante quella celebrazione, in Monfalcone, al monumento a D'Annunzio, alcune persone si sono salutate con il "camerata".


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