C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Da Bologna a Las Palmas continua il viaggio di MINDFULNESS

Mindfulness, è la seconda ala del progetto fotografico ed artistico Open Mind di Laura Barone. Ancora una volta e non casualmente le maschere sono le protagoniste, che tra le loro diverse e multiformi ed anche ciniche espressioni mobili, pur nella staticità del loro artificio, ben delineano quel contrasto, quel conflitto, quella battaglia, che vive la donna in primo luogo e l'essere umano in secondo luogo per essere semplicemente liberi da ogni diabolico pregiudizio. Un sé contro i mille sé, un sé di fondo che non si adegua, non si adatta, ma raggira e sfugge al sé dell'omologazione. Bianco e nero, cavi e tubi, nudità e sana improvvisazione per andare oltre l'apparenza. L'essere umano non è un robot, eppure qualcuno lo vorrebbe come tale. E Laura, con le sue foto, ben evidenzia cosa significa divenire non essere robotizzato, ben facendo trapelare che dietro ogni piccola o grande maschera vi è sempre una emozione e l'emozione non si arresta e l'emozione può, in qualsiasi momento, rompere ogni catena, demolire ogni muro con l'urlo silente ma evidente dei gesti, con il verbo dello sguardo.  Perché è l'emozione che ci rende umani  e l'emozione è la risposta al dilemma pirandelliano "Chi sei davvero?"

La prima tappa di questa seconda ala del progetto più organico e complessivo Open Mind, è stata l'ideale Bologna, il 16 maggio 2014, che ha avuto come ospite l'artista internazionale Tara, conosciuta singolarmente come One Man Nation, che tramite la sua musica sperimentale, cerca di liberare ogni io dalla innaturale convenzione sociale. Questo progetto ora viaggia per l'Europa ed approderà presto a Las Palmas per continuare a stupire all'interno di quella vertiginosa inquietudine che non vorrebbe offrire alcuna possibilità di scelta all'essere umano, ma le foto di Laura, in viaggio per l'Europa, pur nella loro violenza, pur nel loro cinismo, lasciano trapelare che una scelta, pur con mille difficoltà, è sempre possibile.


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