La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Bloccato il sito di Telejato.

Avviso- se visiti questo sito il tuo computer potrebbe subire danni!

Ecco cosa si legge non appena si prova ad accere al sito www.telejato.it.
Su google emerge che : "Qual è lo stato corrente del sito telejato.it? Il sito è contrassegnato come sospetto. La visita di questo sito potrebbe danneggiare il tuo computer. Parte di questo sito è stata contrassegnata come avente attività sospetta 3 volte nel corso degli ultimi 90 giorni.
In che modo è avvenuto? In alcuni casi, può succedere che un codice dannoso venga aggiunto a siti autentici da terzi causando la visualizzazione del nostro messaggio di avviso".http://www.google.com/safebrowsing/...

La storia di Telejato , definita in modo sarcastico come l'emittente più piccola del mondo ma nella sua piccolezza è certamente una delle più incisive nella lotta alla mafia, è un patrimonio di tutti noi, e pertanto è dovere etico e morale difenderla, proteggerla.
Questa emittente fondata nel 1989 da Alberto Lo Iacono è attualmente di proprietà di Pino Maniaci, con sede a Partinico, ed è conosciuta principalmente per le sue campagne contro Cosa nostra. Nel corso degli anni l'emittente più piccola del mondo ma la più invasiva nel sistema mafia è stata colpita più volte da minacce ed attentati mafiosi. Non dimenticheremo mai il vile pesaggio subito da Pino nel gennaio 2008 ad opera del figlio di un boss mafioso,
 l' incendio di una delle auto dell'emittente parcheggiata sotto la sede della televisione e come ultimo atto la lettera con minacce di morte, spedita da Palermo e indirizzata al direttore di Tele­Jato Pino Maniaci, recapitata alla redazione dell’emittente di Partinico (Palermo), dove si intima al giornalista di «stare zitto e lasciare il paese». «Non puoi attaccare tutti – si legge – altrimenti ci pensiamo noi a te e alla tua famiglia». «La sentenza è stata emessa», scrive, inoltre, in dialetto siciliano l’anonimo. (ANSA, 19 ottobre 2010).

Dopo l'esperienza di radio out nata alla fine degli anni 70 , integralmente autofinanziata dai compagni di lotta che ridicolizzavano satiricamente la mafia, denunciando le più grosse nefandezze poste in essere dai boss di quella zona, dopo il lavoro svolto da Umberto Santino con l'importante Centro siciliano di documentazione anti-mafia, il primo sorto in Italia, che ancora oggi continua a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo fenomeno umano,sociale, politico ed economico,conferendo importante contributo alla lotta alla merdamafia, nonchè il lavoro posto in essere da tutte le associazioni come quella di Rita Atria, siti di contro informazione come ucuntu, o antimafia2000, Telejato che si inserisce in questo filamento sottile ma fondamentale per debellare tale maledetto cancro, viene colpita ancora una volta e su Internet.

Voglio concludere tale breve riflessione, nell'attesa di approfondire determinate vicende, con questa citazione tratta dal Film Cento Passi:

"E' solo un mafioso, uno dei tanti" "E' nostro padre" "Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese!Io voglio fottermene!Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!"

Non fermerete la lotta alla mafia, nè ora, nè, domani, nè mai.
Marco Barone

p.s.
Mi scuso sin da ora con tutte le realtà che si occupano di antimafia, libere dal vincolo dei poteri politici, che non ho citato, ma non per questo dimenticato.

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